Plasmon Adamo 2050: l’inverno demografico italiano

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Sta facendo discutere il cortometraggio realizzato dalla Plasmon, “Adamo 2050”, che in 7  minuti immagina un futuro distopico, ma neanche troppo, dove in un paese, l’Italia, nel quale non si fanno più figli nasce Adamo, l’ultimo ed unico nato del 2050, che diventa non solo il figlio della coppia di genitori che vediamo nel video, ma di un’intera nazione.

Ma la situazione è davvero così grave?

L’autunno demografico di cui ci parlano da anni statistici e demografi si è tramutato in inverno demografico?

Nell'immagine una scena del cortometraggio "Adamo 2050" realizzato dalla Plasmon - Smart Marketing

Leggiamo qualche dato riportato dal sito della Plasmon:

640€ è il costo medio per mantenere un figlio in Italia!

Da 0 a 18 anni si possono spendere fino a 183 mila euro.

Ogni 4 minuti nascono 1.000 bambini nel mondo, solo lo 0,3 % in Italia!

Francia e Germania fanno il doppio di noi con lo 0,6% a testa, l’India e la Cina conducono la classifica con rispettivamente il 17% e il 10%.

Solo 400.249 i bambini nati in Italia nel 2021!

Con un calo del 25% rispetto a dieci anni fa, nel 2011, quando i nuovi nati furono 546.607.

58,9 milioni i residenti in Italia nel 2022, sono 1,36 milioni in meno rispetto al 2014!

Detto in un’altra maniera, significa che in soli 8 anni è scomparsa una città come Milano.

E poi, uno dei dati più preoccupanti:

1 bambino ogni 5 anziani!

Nel 2021 in Italia per ogni bambino si contavano 5,4 anziani!

Solamente 10 anni prima, nel 2011, il rapporto era di 3,8 a 1 e nel 1951, in pieno Boom economico, il rapporto era addirittura di 1 a 1.

Cosa significa tutto questo per il nostro Paese è facilmente immaginabile. Il welfare, tutto il sistema pensionistico, la sanità e l’assistenza agli anziani tra poco, ma in realtà già ora, saranno insostenibili.

Senza ricambio generazionale ci saranno sempre meno persone in età lavorativa e sempre più persone anziane, con pensioni sempre più basse e che graveranno su un sistema sanitario e assistenziale già ora in affanno.

Se non fosse per gli immigrati, già adesso non si potrebbero erogare le pensioni e non ci sarebbero badanti per assistere tantissimi anziani che non possono permettersi strutture pubbliche o private di assistenza.Nell'immagine il visual a del cortometraggio "Adamo 2050" realizzato dalla Plasmon - Smart Marketing

Se non si favoriranno e implementeranno le politiche per le giovani coppie e i neo genitori è molto probabile che lo scenario distopico presentato dal corto “Adamo 2050”, realizzato dalla Plasmon, sia non una mera profezia ma una vera certezza.

Nel suo straordinario e inquietante “La spirale del sottosviluppo – Perché l’Italia (così) non ha futuro” del 2020, Stefano Allievi, professore di Sociologia all’Università di Padova, esperto di migrazioni, analisi del cambiamento culturale e pluralismo religioso, ha scritto: “Siamo un paese che muore, ma lentamente, invecchiando, assopendosi,  spegnendosi, consumandosi goccia a goccia come una candela. E che, in questo processo, perde progressivamente di energie e vitalità. Quel che è peggio – come spesso accade ai vecchi – senza nemmeno accorgersene, senza consapevolezza di quel che sta accadendo al proprio corpo e al proprio spirito”.

Comprendere l’Inverno demografico è il primo passo, favorire politiche attive per il lavoro e l’istruzione, dotarsi di politiche migratorie attive, semplificate ed inclusive, e, soprattutto, promuovere leggi e sostegni economici per le giovani coppie di genitori sono, nel loro insieme, tutti i passi successivi, tutti necessari perché non si arrivi nel 2050 ad avere un ultimo nato, unicogenito di un’intera nazione.

 

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