Lo spot Olimpico polacco è l’Epica dell’AI

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Nell'immagine un frame dello spot per le Olimpiadi 2024 della Polonia realizzato con l'AI Generativa - Smart Marketing
Un frame dello spot per le Olimpiadi 2024 della Polonia realizzato con l'AI Generativa - Smart Marketing

Cinque giorni fa, il 20 Aprile, il Comitato Olimpico Polacco ha pubblicato sul suo canale ufficiale YouTube e su gli altri social lo spot promozionale per le Olimpiadi di Parigi, che cominceranno il 26 Luglio.

Il video è l’ennesimo realizzato facendo uso dell’Intelligenza Artificiale Generativa.

Il risultato è uno spot dal forte impatto spettacolare che mette in scena gli atleti e le atlete olimpici polacchi come gli eroi dell’antica Grecia, un chiaro omaggio all’eredità delle Olimpiadi di oltre 2000 anni fa.

Lo spot, che dura poco più di un minuto e mezzo, si apre con una ripresa dall’alto e prosegue poi con una lunga sequenza in una distesa di grano dove, suggestionati anche dalla musica che riecheggia le melodie epiche di Hans Zimmer, vengono in mente le celebri scene de “Il Gladiatore” di Ridley Scott.

E, in effetti, l’impianto visivo e narrativo è più quello di un trailer che quello di uno spot istituzionale; guardandolo, infatti, non sfuggono qua e là i riferimenti e gli omaggi al già citato Gladiatore e al più recente 300 di Zack Snyder.

 

Ma la notizia non è il solito wow che accompagna questi risultati dell’AI, no, la notizia, secondo me, è che questo spot, commissionato da un ente governativo per un evento di portata mondiale come le Olimpiadi, dimostra quanto il ricorso alle AI Generative sia ormai sdoganato e dilagato in tutti gli ambiti, non solo commerciali.

La Polonia è stato il primo stato a puntare sull’AI per realizzare il suo spot promozionale per le Olimpiadi, segnando una nuova tappa in un processo ormai inarrestabile.

Certo, i pareri ed i commenti su questo video non sono unanimi, c’è chi dice che gli esseri umani potevano farlo meglio (ovvio), altri invece sono super entusiasti, ma il punto è che ormai le AI Generative sono diventate degli ottimi ed insostituibili collaboratori, e forse concorrenti, in quelle realizzazioni creative ed artistiche che appena 3-4 anni fa erano appannaggio esclusivo di noi esseri umani.

Ma allora le AI ci ruberanno il lavoro?

Oppure ci renderanno degli esseri umani 2.0?

Tu cosa ne pensi?

Fammelo sapere nei commenti.

Hai letto fino qui? Allora questi contenuti devono essere davvero interessanti!

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