Per il nostro secondo “Case History” torniamo a parlare di arte contemporanea, a poco più di un mese dall’articolo sulle Residenze artistiche BoCS Art di Cosenza. Questa volta la realtà (e il territorio) che incontriamo è ancora più piccola e periferica della città di Cosenza, siamo infatti a Palagiano, comune di 16.000 abitanti in provincia di Taranto, ma il caso di cui vi parliamo, se si può, è ancora più innovativo, geniale e coraggioso.
L’associazione di cui vogliamo parlarvi è Z.N.S.project (“Zentral Nerve System” – “Sistema Nervoso Centrale”), nata dalla passione e dalla tenacia di una coppia, nel lavoro e nella vita, formata dall’artista visivo Cristiano Pallara e dalla curatrice e organizzatrice di eventi Margherita Capodiferro, che si sviluppa principalmente lungo due assi principali. Il primo è Via Murat Art Container, uno spazio indipendente che opera nell’ambito dell’Arte Contemporanea a sostegno e valorizzazione della cultura pugliese e dei suoi artisti; il secondo è 2° Piano Art Residence, un ciclo di residenze artistiche, indipendenti, che si sviluppano tra le vie di Palagiano e lo spazio laboratorio Via Murat Art Container.
Noi di Smart Marketing, oltre ad essere media partner della terza edizione delle residenze d’artista “2° Piano Art Residence – Call for Artist”, abbiamo voluto approfondire la collaborazione invitando l’artista Cristiano Pallara a realizzare la Copertina d’Artista di questo numero e intervistando Margherita Capodiferro per questa rubrica, affinché ci raccontasse le difficoltà ma anche le opportunità che si incontrano quando si decide di fare dell’arte contemporanea una scelta di vita e una professione.
Domanda:
Tutto nasce, per così dire, da un’esperienza di co-gestione e coordinamento del Laboratorio Urbano “TheFactory” (gestito dalla Cooperativa Corda Fratres), durata 5 anni, fino alla conclusione del mandato di gestione nel novembre 2015. Quali sono stati i progetti principali ai quali ti sei dedicata in quel contenitore?
Risposta:
Coordinare uno spazio pubblico non è semplice, ancor di più quando non ci sono obiettivi comuni. Il mio compito non era direttamente “creare” progetti, diletto che ho comunque assolto, quanto piuttosto permettere ad altri di proporli e realizzarli. Infine coordinare il tutto. Il Laboratorio Urbano si configurava realmente quale incubatore di progetti di iniziativa giovanile. Progetti meritevoli di menzione sono sicuramente la sperimentazione di una Falegnameria Sociale, una RadioWeb, Laboratori di Cucina con diversabili e il progetto ThULab | Spazio per le Arti Visive. In cinque anni di attività il “TheFactory” ha raggiunto numerose conquiste, risultando tra i più attivi spazi della Puglia e terminando la sua esperienza con la vittoria del bando “Laboratori Urbani Mettici le Mani” con il progetto “Piazza Laboratorio Urbano”, durante il quale abbiamo sperimentato la prima residenza a Palagiano, dal titolo “La Memoria dell’Acqua”.
Fra le iniziative più importanti avviate in quel periodo sicuramente dobbiamo annoverare Il progetto ThULab | Spazio per le Arti Visive, progetto di rete tra i Laboratori Urbani della Puglia e gli Spazi Pubblici, nato nel 2013, ma già tra le prime 5 Best practices della Regione Puglia nel 2015. Di cosa si tratta e quali sono stati i numeri di questo progetto?
Risposta:
ThULab è nato dal desiderio di fare rete pensando ai giovani artisti pugliesi. In quegli anni Bollenti Spiriti aveva attivato il CrLab. L’invito era fare Rete tra Laboratori Urbani e Spazi Pubblici pugliesi. Noi (Cristiano ed io, come collettivo Z.N.S.) abbiamo risposto con ThULab. Attenzione, però: il CrLab è stato un percorso di formazione per i Gestori di Spazi Pubblici, nessun finanziamento per eventuali progetti. Quindi con la sola voglia di metterci in campo abbiamo messo 12 Spazi in rete, coinvolto 30 giovani artisti pugliesi, realizzato 20 eventi espositivi in tour nelle 6 province pugliesi e, con la mia piccola macchinetta, percorso 5435 km. La nostra è stata una piccola provocazione, in un contesto nel quale sembrava che i progetti potessero essere attivati solo se finanziati… Noi volevamo invitare al “si può fare”, perché qualcosa arriva sempre, se ci credi e la fai bene.
Ma veniamo ai giorni nostri: dopo la conclusione dell’esperienza nel Laboratorio Urbano “TheFactory”, come abbiamo detto conclusasi nel novembre 2015, tu e Cristiano Pallara decidete di non disperdere l’esperienza maturata e di dare continuità ai numerosi progetti intrapresi ed avviati, fondando Z.N.S.project e lanciando l’iniziativa 2° Piano Art Residence. Diciamolo pure, senza fondi, senza aiuti, tu ed il tuo compagno, rischiando capitali personali, avete letteralmente aperto le porte di casa vostra agli artisti che avete di volta in volta ospitato. Quanta geniale follia c’è alla base di una decisione così radicale?
Risposta:
Grazie per “geniale follia”. Hai detto bene, dopo tanto lavoro e impegno per ThULab, il pensiero di disperdere i risultati raggiunti era intollerabile. Così ci siamo rimboccati le maniche guardandoci intorno e pensando a ciò che avevamo. Abbiamo semplicemente aperto le nostre porte all’accoglienza, ma per noi è uno stile di vita, è la normalità. Certo, siamo anche insopportabili, prova e vivere una settimana con noi! Fa parte del gioco. Siamo semplicemente veri. Il nostro è anche un messaggio, un invito al cambiamento, all’essenzialità delle cose, all’esperienza. Perché, vedi, non si tratta di essere accomodanti o per forza accondiscendenti o altro. Non c’è disparità o elevazione. L’ospite è un pari. Fa parte della famiglia. E questo aspetto ci piace molto.
Gli artisti invitati nella residenza artistica si impegnano a dialogare con il territorio, la comunità che lo abita e le tensioni che lo attraversano, al fine di creare un’opera/installazione/performance che non sia meramente estetica, ma che rappresenti veramente un’opera artistica sociale. Parlaci di una di queste residenze, i cui effetti a tuo modo di vedere sono stati particolarmente innovativi ed originali per la realtà di Palagiano.
Risposta:
Ogni progetto ha un suo perché, una sua radice e un suo sviluppo. Senza fare torto a nessuno, posso dire che, in generale, abbiamo registrato il bisogno della gente di raccontarsi e tanta curiosità. Certo, alcuni progetti hanno avuto più presa di altri, riuscendo ad avvicinare e coinvolgere giovani e meno giovani. Penso al progetto di Annalisa Macagnino e Francesca Speranza con “IMPRINTING-I’M|PRINTING” o a Silvia Trappa e Andrea Moscardi con “MEMORY CUBES” oppure, per tornare agli albori, a Paolo Guido e Alessandra Lani con “La Memoria dell’Acqua”. Sia il carisma degli artisti che la proposta artistica stessa hanno influito molto. Ma ripeto, senza fare torto a nessuno, tutte le esperienze in residenza ci hanno dato tanto sia dal punto di vista umano che professionale ed è questo l’aspetto più importante. Lo dicevamo prima, l’artista vive con noi! Attraversa e sosta sulle nostre strade. C’è uno scambio che va oltre il lavoro che si sta svolgendo. Sono sicura che questa energia giunge anche a quei cittadini che si sono trovati ad interagire con gli artisti ospiti. L’intero progetto, parlo di “2°Piano”, è un macro intervento artistico che accoglie. La restituzione che offriamo è il cambiamento. Osservare con occhi diversi, arrivarci grazie all’ospite “estraneo” che porta con sé le sue esperienze, professionalità, umori e conoscenze. Probabilmente due settimane è un tempo breve per riuscire a conquistare fiducia e coinvolgimento, tuttavia ce lo dirà il tempo stesso. La continuità, la familiarità del dispositivo scioglierà timidi e incerti. Ringrazio quindi gli artisti che dal 2015 fino ad oggi hanno avuto fiducia in noi partecipando a questa nostra piccola avventura e quindi, in ordine puramente alfabetico: Lisa Cutrino, Paolo Ferrante, Giulia Gazza, Paolo Guido, Alessandra Lani, Annalisa Macagnino, Andrea Moscardi, Giusi Pallara, Irene Pucci, Francesco Romanelli, Silvia Trappa, Francesca Speranza, Marco Vitale. E ringrazio i cittadini che hanno “approfittato” di questa opportunità concedendosi un modo diverso per guardare alla nostra cittadina.
Ma veniamo ai numeri: come sai noi di Smart Marketing siamo particolarmente interessati alla fattibilità e sostenibilità economica dei progetti culturali, oltre che alle ricadute, economiche e di visibilità mediatica, di interventi di marketing culturale di ampio respiro come questo.
Risposta:
Per cominciare, nel 2016 siamo stati selezionati come Spazio Indipendente impegnato in progetti di Arte Contemporanea e per questo ospiti ad ArtVerona – i7 Spazi Indipendenti: lo stesso anno del lancio di “2°Piano Art Residence”! Questo è stato per noi un risultato importantissimo, che ci ha permesso di diffondere il progetto ad una platea più ampia; conoscere altre realtà Indipendenti, capire come lavorano. In breve tempo abbiamo raggiunto molti followers su Facebook e Instagram. Segno che il progetto riscuote consenso sui social network sono le condivisioni e richieste di informazioni. Dalla seconda edizione Danilo Riva, gallerista, è nostro partner e membro del comitato di selezione. La scorsa edizione il numero di proposte è stato talmente elevato e la selezione talmente complessa che abbiamo selezionato 8 artisti, suddivisi in tre residenze. Una no stop dal 1° agosto al 15 settembre 2017. E’ stato fantastico, ma anche faticoso.
Prima di concludere, parlaci della terza edizione di “2° Piano Art Residence – Call for Artist”: quali sono, se ci sono, le novità di quest’edizione e quando si conclude il bando di selezione?
Risposta:
Non abbiamo particolari novità anche se siamo molto tentati… è una scelta, per il momento. C’è ancora tanto da fare per “far affezionare” la gente al progetto così com’è. Comprenderlo e usarlo. Sicuramente quest’anno saremo più “rigidi” (..se ci riusciamo..) con le selezioni: Minimo 2, massimo 4 artisti. Ogni anno ci limitiamo a inventare l’immagine guida. Ad esempio, il nostro protagonista 2018 è Kermit la rana e il tormentone che rimbalza sui social è “Segui la Rana!”. E’ nato tutto come un gioco e ti assicuro che ci siamo divertiti tantissimo nel costruire la scena con Kermit (un peluche che abbiamo in casa) in mille pose. L’idea è pubblicare in seguito alcune di queste foto da backstage. Vedremo. Una chicca: Palagiano è compresa in una terra tra mare, collina, dune, gravine, paludi, pinete e fiumi. Per questo i suoi cittadini si dice fossero soprannominati “rospi”, non so sinceramente se sia ancora così. Tuttavia, noi non avevamo un rospo ma… una rana molto simpatica. Deadline per “Call for Artist | “2°Piano 2018”: 16 Aprile 2018. Segui la Rana!