Due ragazze si fronteggiano sull’ultima Copertina d’Artista di Smart Marketing che, come sapete, ogni giugno è dedicata al tema “Tutto è Comunicazione”.
Le due ragazze sono la stessa persona, o meglio, una sembra la versione digitalizzata dell’altra, o – se vogliamo essere più precisi – il suo doppio artificiale.
Le due ragazze sono perfettamente identiche: c’è solo una differenza. La ragazza digitalizzata è disturbata da un effetto glitch che, a guardarlo bene, sembra composto da stringhe di codice sfocate.
Un glitch, in fondo, è una manifestazione visiva del “rumore” nella comunicazione, quello che Claude Shannon, padre della teoria dell’informazione, definiva come qualsiasi elemento che interferisce con la trasmissione corretta di un messaggio. In questo caso, l’effetto glitch potrebbe essere letto come il simbolo dei fraintendimenti, delle incomprensioni, o dei cortocircuiti comunicativi che possono emergere nel dialogo tra umani e intelligenze artificiali.
Una scritta, infine, campeggia al centro dell’immagine, proprio fra le due ragazze, e recita: “All behavior communicates”, ossia “Ogni comportamento comunica”.
È questa una delle immagini più convincenti realizzate dall’AI generativa Ideogram, in risposta a un prompt che chiedeva un’immagine capace di sintetizzare tutta la complessità della comunicazione interpersonale – anche tra umani e intelligenze artificiali – alla luce delle teorie codificate oltre 50 anni fa da Paul Watzlawick e dalla Scuola di Palo Alto.
Sono convinto che il prossimo baluardo della comunicazione verterà sulla capacità di comprendere e farsi “capire” dalle macchine. Ho messo la parola capire tra virgolette perché, come sappiamo e ci ripetono quasi tutti gli esperti di Intelligenza Artificiale Generativa, le macchine in realtà non comprendono ciò che chiediamo loro, ma riescono a produrre risposte eccellenti grazie a poderose capacità statistiche e stocastiche.
Ma siamo proprio sicuri che le macchine non ci comprendano?
L’uso e lo studio ormai quotidiano delle GenAI mi sta piano piano rendendo più scettico su questo punto. Ora, io lo so che ChatGPT – che uso ormai da più di due anni e mezzo – non mi capisce, ma la qualità delle sue risposte, anche con prompt frettolosi e poco dettagliati, mi sorprende sempre di più.
La domanda allora è: come fa a capirmi sempre meglio?
Sono due, secondo me, le risposte a questa domanda.
La prima è più fantascientifica: le macchine stanno sviluppando “nuove” capacità che non erano iscritte nella loro programmazione né tantomeno nel loro addestramento.
L’altra, più prosaica ma altrettanto inquietante, è che siamo noi umani – dotati di empatia e di un grosso cervello plastico e adattabile – che stiamo piano piano imparando a ragionare e scrivere sempre più similmente alle macchine.
Insomma, non sono le macchine che ci stanno imitando sempre meglio, ma siamo noi che stiamo, senza accorgercene, imitando le macchine.
Scopri il nuovo numero: “Tutto è Comunicazione”
Nella Società dell’Informazione, dove tutto ruota intorno alla creazione, diffusione e fruizione delle informazioni, e nella Società dei Meme, dove qualsiasi argomento è ridotto, semplificato, ironizzato, dire che tutto è comunicazione non pare essere un azzardo. Anzi.
Comunque sia, la comunicazione sarà sempre un tema centrale: sia se le dinamiche riguarderanno la comunicazione fra esseri umani, sia se riguarderanno quella fra esseri umani ed esseri artificiali.
E voi cosa ne pensate della Copertina d’Artista di questo mese?
E, domanda ancora più importante: anche le AI che usate voi vi comprendono sempre meglio?
Fatemelo sapere nei commenti.
Per generare l’immagine di questa Copertina d’Artista, nello specifico, ho utilizzato:
AI GENERATIVA
Ideogram 3.0
STYLE
Realistic
PROMPT
A human and a GenAI face each other in a surreal, digital-analog space. Between them, waves, symbols, and glitches flow. A visual metaphor of Watzlawick’s theory: all behavior communicates. Complexity, connection, misunderstanding.
(Un essere umano e una GenAI si fronteggiano in uno spazio surreale, digitale-analogico. Tra loro scorrono onde, simboli e glitch. Una metafora visiva della teoria di Watzlawick: ogni comportamento comunica. Complessità, connessione, incomprensione.)
NB: Questo prompt è stato scritto in inglese da un’altra AI generativa ChatGPT e poi modificato ulteriormente da Ideogram con la funzione Magic Prompt.