Domani, 7 maggio 2025, si aprirà il Conclave per l’elezione del 267° Papa della Chiesa cattolica. Ma, ancor prima che la Cappella Sistina si chiuda, questo evento è già entrato nella storia come il più social di sempre.
In un’epoca in cui la comunicazione digitale permea ogni aspetto della società, anche il sacro rito dell’elezione papale si confronta con le dinamiche dei social media.
Il social preferito dai porporati sembra essere X, ma anche Facebook e Instagram registrano numeri importanti.
A distinguersi per la loro presenza online su diversi social sono cardinali come Luis Antonio Tagle, forse il più social di tutti, con oltre 600.000 follower su Facebook e 39mila follower su X.
Oppure Timothy Dolan, arcivescovo di New York, che ha una presenza costante su X, dove conta oltre 289mila follower.
O ancora Mykola Byčok, il cardinale più giovane con i suoi 45 anni, vescovo ucraino in Australia, che vanta 18 follower sul suo account Instagram aperto da poco e che, con le sue stories, sta documentando questi giorni di preghiera. Byčok ha anche oltre 11mila follower sulla sua pagina Facebook.
Nel frattempo, il web si è scatenato con meme, reel e persino giochi come il Fantapapa, che ironizza sull’elezione del nuovo Pontefice. L’immagine AI di Donald Trump vestito da Papa, condivisa dalla Casa Bianca e dai profili del presidente, ha suscitato polemiche e riflessioni sull’intersezione tra politica, religione e tecnologia.
Questo Conclave non è solo un evento religioso, ma anche un fenomeno mediatico globale. La Chiesa si trova a navigare tra tradizione e innovazione, cercando di comunicare con un mondo sempre più connesso e digitale, provando a raggiungere quei giovani e giovanissimi che spesso sono distanti dalla Chiesa stessa.
In questo, lo stesso Papa Francesco è stato un pioniere: da quando cominciò il suo pontificato, il 13 marzo 2013 – un’era geologica fa per il web – ha usato X (l’allora Twitter) come un vero e proprio mezzo di evangelizzazione, attraverso i suoi account multilingue.
In attesa della fumata bianca, una cosa è certa: il prossimo Papa erediterà non solo la guida spirituale di oltre un miliardo di fedeli, ma anche una presenza mediatica senza precedenti.