Un ragazzo è seduto di fronte a noi su una vecchia ma all’apparenza comoda poltrona. Non ci sta guardando, anzi, sembra proprio non accorgersi di noi. Guarda qualcosa fuori campo, alla sua sinistra (la nostra destra). La stanza è modesta e trasandata: scorgiamo solo una finestra con una vecchia tenda, un paio di tavolini con qualche libro e rivista adagiati, e poco altro.
Sembra quasi di sbirciare il set di un film di Ken Loach. Però, a differenza dei film un po’ cupi e iperrealistici del regista britannico, un paio di elementi stridono con l’aria dimessa della scena che stiamo osservando. Il primo è il volto del ragazzo, assorto in una sorta di sogno, illuminato da una luce calda e morbida proveniente dal punto fuori campo che sta osservando. Il secondo è la finestra, da cui intravediamo il lento dipanarsi di una tiepida alba che sembra lottare con tutte le sue forze contro pesanti e incombenti nuvole scure. Il terzo elemento è la scritta “a new dawn” sulla finestra, che riluce come un lampo ed è portatrice di un inaspettato ottimismo.
Scopri il nuovo numero: “Neet Generation”
La chiamano Generazione NEET” (Not in Education, Employment or Training), ossia una parte rilevante della nostra società troppo spesso dimenticata. Mentre dovremmo ricordarci che, dietro ad una denominazione, ci sono persone reali che, fuori dalle statistiche, hanno aspettative disattese, sogni ancora impacchettati e una storia ancora tutta da scrivere.
È questa l’immagine generata dall’AI Ideogram, che ho voluto testare questo mese per realizzare la Copertina d’Artista dedicata alla “Neet Generation”, con un prompt scritto in inglese attraverso un’altra AI generativa (ChatGPT).
Mi piace quando devo provare un nuovo strumento, una nuova AI generativa che non conosco e dalla quale non so bene che cosa aspettarmi. Ideogram, di cui avevo solo sentito parlare come alternativa gratuita (con limitazioni) alla più nota Midjourney, mi ha colpito per la resa estremamente realistica e lo stile fotografico delle sue immagini.
Come molti di voi sapranno – o forse no – questa AI generativa propone, per ogni prompt, 4 immagini (per un massimo di 20 al mese nel piano free). Con mia grande sorpresa, l’immagine che poi è diventata la Copertina d’Artista di questo mese era proprio fra queste quattro, che comunque erano tutte di buon livello.
Credo proprio, vista l’efficienza e l’efficacia dello strumento, che tornerò a usare Ideogram anche il mese prossimo.
E tu cosa ne pensi della Copertina di questo mese, ti piace?
Pensi che la mia “lettura” della Copertina sia corretta?
E ancora, conoscevi o hai mai usato Ideogram?
Fammelo sapere nei commenti.
Per generare l’immagine di questa Copertina d’Artista, nello specifico, ho utilizzato:
AI GENERATIVA
Ideogram
STYLE
Auto
PROMPT
Young person sitting alone in a dimly lit room, surrounded by shadows of missed opportunities, gazing toward a window where soft light breaks through dark clouds — a symbol of hope for the NEET Generation (Chat GPT).
(Giovane seduto da solo in una stanza poco illuminata, circondato dalle ombre delle occasioni mancate, che guarda verso una finestra dove una luce soffusa trapela tra nuvole scure — simbolo di speranza per la Generazione NEET.).
A cinematic portrait photograph captures a young person with tousled dark hair, wearing a worn grey hoodie, seated on a threadbare armchair in a dimly lit room. Their face is partially obscured by shadow, highlighting a wistful expression as they gaze towards a large window framed by heavy curtains. Outside, streaks of pale sunlight pierce through dark, swirling storm clouds, illuminating “A New Dawn” etched faintly on the windowpane, symbolizing hope for the future. The room is sparsely furnished, with stacks of books and discarded belongings scattered around, creating a sense of quiet introspection and the weight of unfulfilled potential. (Ideogram)
NB: Il prompt è stato scritto in inglese da un’altra AI generativa ChatGPT e poi modificato ulteriormente da Ideogram