Dal tutto intorno a noi, ai social, passando per l’iperconnessione. Dovremmo essere immersi nelle relazioni sociali, non sentirsi mai soli, avere sempre qualcuno con cui parlare, ma le cronache ci raccontano tutt’altro.
Dopo l’amicizia, l’amore, il lavoro, la psicologia, ora anche l’esercizio della fede passa dalla tecnologia.
I dati
Milioni di persone in tutto il mondo stanno scaricando app che permettono di pregare, meditare o addirittura confessarsi tramite l’intelligenza artificiale:
- Hallow, attualmente l’app di preghiera più scaricata al mondo, nel 2025 ha superato i 23 milioni di download ed è diventata partner del Giubileo. Propone contenuti spirituali a pagamento, fino a 73 euro l’anno, con meditazioni, rosari guidati e letture bibliche vocali. Inoltre ha di recente anche stretto una partnership con Magisterium AI, una piattaforma progettata per fornire risposte sui temi della dottrina cattolica.
- ChatWithGod.ai, dove si può scegliere se dialogare con Dio, Maometto o Buddha, selezionando anche l’obiettivo della conversazione (famiglia, finanze, futuro).
- The Bible Chat, offre un chatbot biblico in grado di confortare l’utente con preghiere e versetti.
La tecnologia, croce e delizia (per rimanere in tema)
Di certo la tecnologia è un facilitatore. Non puoi uscire? Hai poco tempo? No problem: pochi click e puoi parlare con un amico, comprare beni, informarti, etc.
Ma se la tecnologia viene eletta a filtro della realtà, allora le cose si complicano. Abbiamo naturalmente bisogno di ascolto, di rassicurazione, di appartenenza. E se per soddisfare questi bisogni, tipicamente umani, ci affidiamo principalmente alla tecnologia, allora continueremo a cercare presenza laddove manca l’incontro. Con un amico, con un psicologo, con Dio.
La tecnologia fornisce soluzioni, non confronto. Restituisce risposte addomesticate. Ci consola, ma non ascolta. Non richiede sforzi. Aprirsi all’umano, sì. Interagire e comunicare, non sono sinonimi. E non è solo una questione di semantica.
Chissà quando (e se) ce ne renderemo conto.


