Qual è la generazione considerata la più innovativa? Un confronto tra le epoche per imparare dal passato e riconoscere le basi per il futuro

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Nello slider 4 generazioni a confronto - Smart Marketing
Foto da Freepik.

Con il termine generazione intendiamo tutti coloro che entrano a far parte di una popolazione in un determinato periodo di tempo, le generazioni a confronto sono una chiave di lettura straordinaria per leggere il futuro e comprenderne le basi del passato.  Ciascuna porta valore, punti di forza e punti di debolezza che diventano poi leve per la generazione successiva, creandone le opportunità e i limiti. Ogni generazione entrando in una fase di vita successiva riesce a trasformarla, colmando i vuoti lasciati dalla generazione precedente e così via.

Vi sono caratteristiche comuni in ogni generazione che ne fanno comprendere l’appartenenza; dall’intervallo temporale con una durata circa di 15/20 anni al fatto di avere le stesse caratteristiche in tutto il mondo.

Fare un viaggio nelle generazioni aiuta a comprendere il presente e pone le basi del futuro anche e soprattutto della percezione dal punto di vista dell’innovazione che ogni generazione ha intrinseca dentro di sè.

Sicuramente alla domanda: qual è la generazione maggiormente innovativa, la risposta a caldo sarebbe per certo, quella che nata e catapultata nell’innovazione sin dai primi passi, non avendo potuto fare altro che governare questo processo e farlo fruttare sin dall’inizio.

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La chiamano Generazione NEET” (Not in Education, Employment or Training), ossia una parte rilevante della nostra società troppo spesso dimenticata. Mentre dovremmo ricordarci che, dietro ad una denominazione, ci sono persone reali che, fuori dalle statistiche, hanno aspettative disattese, sogni ancora impacchettati e una storia ancora tutta da scrivere.

La risposta, potrebbe essere un po’ differente e parte dal porsi un semplice interrogativo, e cioè, intendiamo per generazione “innovativa” e se parliamo, quindi, di rivoluzioni tecnologiche, culturali o sociali, perché ogni generazione ha portato qualcosa di enorme utile a quella successiva.

Ciascuno, quindi, potrà farsi una propria opinione e potrà identificarsi tra le più innovative perché si riconoscerà in quella novità che la generazione precedente non aveva mai affrontato, a cui non aveva mai pensato o che non aveva mai sperimentato.

Sicuramente un confronto tra alcune generazioni dell’era moderna può dare un’idea.

Andiamo indietro nel tempo, volgiamo l’attenzione ai nostri bis-tris nonni per conoscere la Generazione GI detta anche Generazione Grandiosa, sono i nati tra circa il 1901 e il 1927, cresciuta durante la Grande Depressione e diventata adulta durante la Seconda Guerra Mondiale. Sono i nonni (o bisnonni) dei Millennials e spesso vengono ricordati come la “Greatest Generation”.  Si tratta di individui che hanno vissuto in prima persona cambiamenti tecnologici e sociali veramente radicali, come ad esempio l’invio dei primi razzi sulla luna e la scoperta di importanti vaccini. Da piccoli hanno avuto i più alti livelli di rendimento scolastico della storia e da adulti hanno costruito la “società del benessere”. Sono donne e uomini legati alle regole convenzionali e ai buoni costumi della vita civile, anziché a credenze. Amano le conversazioni “faccia a faccia” e preferiscono leggere riviste e giornali. Potremmo descriverla la generazione della carta, delle lettere, dei bigliettini amorosi ma non potremmo mai dire che non sono stati degli innovatori:

Hanno portato l’industria moderna a un livello mai visto prima, specialmente durante lo sforzo bellico della Seconda Guerra Mondiale, la catena di montaggio, già iniziata da Ford, è diventata simbolo della produzione di massa.  Hanno vissuto i primi voli degli aerei e hanno contribuito allo sviluppo dell’aviazione come tecnologia di massa, sia militare che civile. I primi calcolatori elettronici sono nati nel loro periodo e hanno posto le basi per il futuro. La bomba atomica, ma anche l’energia nucleare, sono nate con loro. Hanno vissuto e contribuito a progressi enormi nella sanità e nella prevenzione di malattie infettive.  In sintesi, la Generazione GI non ha inventato “una cosa” in particolare, ma ha gettato le basi dell’era moderna, costruendo quasi tutto il mondo industriale e tecnologico che conosciamo oggi.

Nell'immagine due rappresentanti della Generazione dei Baby Boomer - Smart Marketing
Baby Boomers (1943 – 1960) – Foto da FreePik.

Tra il 1925 e il 1942, si fa spazio la Silent Generation, cresciuti durante la Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale, sono stati testimoni e artefici della ricostruzione post-bellica.

In un’epoca storica caratterizzata da matrimoni precoci, hanno vissuto la scalata dei leader per i movimenti femministi, civili, rock. Legati a valori tradizionali hanno visto innovazioni degne del tempo che hanno lasciato il segno nelle generazioni future a partire dalla Televisione che diventa popolare nelle case, alla motorizzazione di massa con l’opportunità delle auto accessibili a tutti, i viaggi aerei commerciali, gli antibiotici di largo uso, l’Inizio del linguaggio informatico.

I Baby Boomers, la generazione dai nati tra il 1943 e il 1960, essendo cresciuti alla fine della Seconda Guerra Mondiale, sono il prodotto dell’ottimismo del Dopoguerra. Da adulti hanno affermato i valori di individualizzazione ed ottimismo, ma anche di vicinanza alla famiglia. E’ la definita anche “generazione del cambiamento” storico e culturale. In quest’epoca si assiste alla crescita della criminalità e dell’uso di stupefacenti.  Ma è anche la generazione dove tutto è possibile: dove si può studiare, mangiare a sazietà senza privazioni, vivere meglio di prima. Rispetto alle generazioni passate, le persone sono più abituate all’uso della tecnologia, fin da piccoli cominciano a prendere dimestichezza con l’innovazione tecnologica e non solo.

Sono la generazione dei primi Computer, dell’Atterraggio sulla Luna, della pillola anticoncezionale, dell’espansione della TV a colori, della Chitarra elettrica e del Rock & Roll, della Cultura pop globale e dell’Internet primordiale.

Hanno praticamente gettato le basi per la società tecnologica moderna.
Nell'immagine alcuni rappresentanti della Generazione X - Smart Marketing
Generazione X (1961 – 1981) Foto da FreePik.

Tra il 1961 e il 1981 sono nati gli individui della Generazione X, cresciuti in un’epoca di difficoltà economiche, con matrimoni spesso falliti e poca fiducia rispetto alle istituzioni. Multiculturalismo e rapidità decisionale, nonché forte capacità di bilanciamento tra impegni di vita personale e lavoro. Proprio per questi tratti, si è dimostrata la più forte in ambito imprenditoriale, vivendo anche lo sviluppo e la diffusione dei PC, ritenendo la tecnologia indispensabile ed usando strumenti digitali anche per le comunicazioni. Consapevole di minori possibilità rispetto ai Boomers, sono coloro che negli anni ’90 vivono la crisi economica ed imparano a conoscere la disoccupazione e il divorzio, il cambiamento per loro è una necessità più che un valore. Sono a tutti gli effetti la prima generazione a crescere con i computer e a sperimentare il passaggio da analogico a digitale. Tra le più importanti innovazioni tecnologiche, infatti, ricordiamo il Personal Computer (PC), l’internet “consumer”, la Telefonia mobile, la Console di videogiochi (Atari, Nintendo, PlayStation) la Musica digitale e MP3.

Sono gli architetti del mondo digitale moderno, essendo ponte tra l’analogico e il digitale.

Tra il 1982 e il 2005 si fanno spazio i Millennials o generazione Y, nata in un periodo di cambiamenti rapidi e radicali, hanno vissuto in famiglie allargate, con l’utilizzo massivo dei computer, la tecnologia senza fili, il lavoro a tempo pieno per le donne. Detta anche Net Generation è la generazione sulla quale si è scritto di più e per questo anche più stereotipata. Vivono il lavoro in modo completamente diverso dalle generazioni precedenti, sviluppano carriere parallele, cercano un equilibrio tra vita professionale e privata, l’approccio “green” diventa uno stile di vita. Sono i figli dei cambiamenti digitali ed è per questo motivo che vengono definiti anche “Generation Uphill” (The Economist, 2016). Una generazione in salita, pronta ad affrontare il cambiamento, in un mondo in costante evoluzione usando la tecnologia per comunicare, cercare informazioni e fare acquisti. Tra le Innovazioni chiave riconosciute a questa generazione ci sono social media, lo smartphone, la sharing economy.  Hanno cambiato completamente il modo in cui comunichiamo, lavoriamo e consumiamo. Cresciuti con la tecnologia in mano intenti a comunicare sui social, a navigare in streaming, ad acquistare tramite e-commerce, nomadi digitali, creatori di start up e fruitori dello smartworking, con grande attenzione alla sostenibilità e ai valori sociali.

Nati dal 2005 sino al 2010. La Generazione Z ha assistito al terrorismo globale, alla recessione economica e alla crisi dei mutui. Abituati alla globalizzazione, a spostarsi, ad interfacciarsi e con persone provenienti da Paesi diversi con diverse culture e abitudini di vita, sono abituati a lasciarsi influenzare dai nuovi media e ad interagire online con amici virtuali. Sono i primi ad aver avuto accesso non solo alle tecnologie ma soprattutto al web. Sono quelli delle nuove sfide educative, molto più pragmatici e concreti, sono veloci più che precisi e imparano a far conoscere al mondo gli influencer e i tiktoker, e l’attivismo online.

Nell'immagine tre adulti appartenenti alla generazione dei Millennials - Smart Marketing
Millennials (1982 – 2005). Foto di marymarkevich da FreePik.

È considerata la generazione più innovativa del mondo essendo cresciuti in un ambiente completamente digitale, sono nativi digitali che hanno una maggiore consapevolezza delle potenzialità dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie. Questo li rende più propensi all’innovazione e all’adozione di nuove soluzioni tecnologiche. Le Innovazioni chiave che li rappresentano sono l’intelligenza artificiale, Web3, realtà aumentata, realtà virtuale, Blockchain, crypto e NFT e sono quelli della creator economy, stanno ridefinendo l’identità digitale e come si interagisce con la tecnologia in modo nativo proiettandoci al futuro che verrà.

E i bimbi nati in questi ultimi anni?

Ecco che si sta dando vita ad una nuova generazione la Generazione Alpha (2013+).

Individui la cui vita è proprio impregnata dalla tecnologia fin dalla loro nascita. Mai fino a d’ora era accaduto qualcosa di simile.

Sicuramente cresceranno immersi nell’intelligenza artificiale (AI) e nella realtà mista. I giocattoli connessi diventeranno la normalità aspettandosi che essi non solo rispondano ai loro comandi, ma che mostrino una propria intelligenza emotiva.

È la generazione più veloce ad accedere alle informazioni, quella che prima di tenere in mano una penna ha tenuto uno schermo touch.

Se diventerà la generazione più innovativa, lo vedremo col tempo.

Dopo questo viaggio nel tempo, tra le epoche e le generazioni rispondere alla domanda: quale sia la più innovativa è ancora più arduo.

Nell'immagine tre ragazzi appartenenti alla Generazione Z - Smart Marketing
Generazione Z (2005 – 2010). Foto da FreePik.

Se parliamo di chi ha spinto di più l’innovazione in modo visibile, forse i Millennials hanno avuto l’impatto più trasformativo negli ultimi 20 anni. Ma se parliamo di chi vivrà immerso nelle innovazioni e ne farà nascere di nuove in modo nativo, la Gen Z e la recente generazione Alpha hanno un potenziale pazzesco.

Anche se ogni epoca, come abbiamo visto, ha avuto le sue innovazioni, e non solo nell’era moderna, si pensi alle innovazioni del passato, dalla pietra ad oggi è stato un continuo di evoluzioni e grandi cambiamenti, quindi possiamo ritenere che non vi è una vera e propria generazione innovativa ma ciascuno a suo modo ha innovato, come ciascuno di noi a suo modo può innovare.

Solo se conosciamo il passato e immaginiamo nuovi scenari futuri possiamo promuovere opportunità di crescita per le generazioni che verranno, qualsiasi esse siano. Il passato è da considerare una ricchezza nel momento in cui si apprendono quelle lezioni che ci lascia e siamo in grado di costruire da esse.

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