E’ uno SCANDALOOOH!!!
Giulia De Lellis, influencer da oltre 5 milioni di follower su Instagram e imprenditrice con 12 dipendenti nel campo del beauty e del fashion è stata invitata mercoledì 20 marzo dall’Università Bocconi per raccontare la sua esperienza al master in Fashion, Experience & Design management, come riporta il Corriere della Sera.
Di appuntamenti di questo genere le università sono piene: si cerca di offrire agli studenti delle testimonianze dirette da parte di aziende e professionisti in grado di rispondere a domande, ispirare e lasciare loro qualcosa di pratico.
Eppure, questa notizia proprio non è andata giù a tanti. Com’è possibile che una che si fa delle foto possa andare ad insegnare alla Bocconi? Questo è il senso delle centinaia di commenti al post del Corriere su Instagram. A dire il vero, il congiuntivo nei commenti ho faticato a trovarlo e il loro tenore degli stessi era, se vogliamo, più aggressivo. Ma ci siamo capiti.
Sarò matto io, ma in un master che tratta il settore del fashion – che a livello mondiale vale 17 trilioni di dollari – e nel quale si studieranno sicuramente i nuovi modi di comunicare, perché mai la testimonianza di una persona che ha fatto di una passione un lavoro, utilizzando i social, dovrebbe essere fuori luogo?
Potrà non piacere, certo. Ma è altrettanto certo che qualcosa da dire ce l’avrà. Quanto meno come esperienza diretta che, in quanto tale, è legittima per definizione. Ad esempio, se fossi uno studente, anche magari uno che non la segue o a cui non piace la sua comunicazione, le chiederei come ha gestito i primi introiti, che difficoltà ha dovuto superare per aprire la sua azienda, com’è cambiata la sua comunicazione e come sono cambiati i suoi obiettivi nel tempo, come gestisce le relazioni con i brand, e tanto altro.
Insomma lo SCANDALOOOH!!! è non essersi accorti che, all’alba del 2024, il mondo è cambiato e sono nate nuove professioni. Professioni accessibili a tutti, ma che non tutti riescono a svolgere agli stessi livelli. Proprio come ogni altra. Non è poi così complicato comprenderlo. Altrimenti vorrei che qualcuno mi spiegasse come mai esistono idraulici, professori, chef, manager, etc, etc. bravi e meno bravi, e come mai, avendo tutti almeno uno smartphone a disposizione non siamo diventati improvvisamente tutti influencer con contratti importanti.
Resto in attesa di gentile riscontro.