#ripartItalia è un numero molto speciale per noi di Smart Marketing: quando dieci anni fa io ed il mio socio ed amico Ivan Zorico decidemmo di dedicare il numero di settembre ad una serie di idee per la ripartenza del nostro paese, e per di più di renderlo seriale, il primo numero seriale del nostro magazine, partivamo dalla considerazione tutto sommato banale che settembre era ed è il mese per antonomasia (insieme a gennaio) in cui facciamo progetti, ci rimettiamo al lavoro, torniamo a scuola, siamo di nuovo operativi, insomma ci mettiamo o rimettiamo in gioco.
Partivamo, in pratica, da una considerazione particolare e personale, ed eravamo convinti che fosse generalizzabile e universale.
Non sbagliavamo. Da quando, come ha spiegato molto bene Oliver Burkeman nel suo bestseller “Come fare per avere più tempo? Time management per comuni mortali”, l’uomo ha cominciato a scandire il suo tempo con gli orologi, le agende ed i calendari, il tempo non è più una cosa astratta, ma è diventato un “bene” che possiamo investire, spendere e sprecare.
Sono quasi certo che se ci fosse una raccolta differenziata anche per questo bene, con molta probabilità constateremmo che il contenitore del “tempo sprecato” sarebbe quello che si riempie più in fretta, molto più in fretta, persino prima di quello della plastica o dell’organico.
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Siamo in una fase di passaggio. Tutto ha preso un’enorme velocità. Ed il vecchio ed il nuovo mondo hanno difficoltà ad andare d’accordo. Da un lato viviamo realtà fatte di immobilismo sociale e più simili al secolo scorso, dall’altro le spinte delle nuove generazioni faticano ad essere pienamente riconosciute. Con il rischio reale di starci giocando le migliori energie.
Nel tempo in cui viviamo, in cui tutto è più vicino, tutto è più veloce, tutto è più facile, tutto si sta automatizzando, in cui tutto il nostro mondo è alla portata di un click o un tap, il tempo, soprattutto quello libero, invece di ampliarsi si è contratto, si è compresso, si è addensato come una stella che alla fine della sua vita si trasforma in un buco nero che tutto inghiotte, persino la luce.
Come siamo arrivati a questo punto?
La responsabilità, purtroppo, non è delle nostre agende, dei nostri orologi o dei nostri calendari. La responsabilità di questo stato di cose è nostra!
Abbiamo mercificato tutto, compreso il tempo, ed oggi ci troviamo nella paradossale posizione di avere tutte le possibilità, tutte le libertà, tutte le tecnologie che i nostri padri ed i nostri nonni potevano immaginare solo nei loro sogni più belli, eppure non riusciamo ad avere tempo non solo per le cose importanti, ma neanche per quelle futili, come leggere un libro, prenderci un caffè con un amico, farsi una passeggiata, oziare, sì oziare, per un po’; tutti questi sono diventati lussi che nessun conto in banca può acquistare e quasi nessuno può permettersi.
Allora che si fa?
Io vi propongo, prima di qualsiasi ripartenza, di qualsiasi nuovo obiettivo, di qualsiasi buon proposito, un esercizio di ecologia mentale: dovete, anzi dobbiamo, io per primo, fermarci un attimo e capire cosa conta davvero nella nostra vita.
Dovremmo stilare tre liste: la prima, una bella lista delle cose importanti, poi una più piccola delle cose urgenti ed infine una lunga lista delle cose “inutili” e/o dannose. Una volta fatte queste tre liste, stracciate in tantissimi pezzi quella delle cose inutili, gettatele nel cestino e non pensateci più, poi passate alla lista delle cose importanti, e concentratevi su un obiettivo alla volta, senza strafare, ma portatelo al termine; per ogni elemento che cancellate dalla lista delle cose importanti concedetevi di “fare” una delle cose urgenti e continuate così, senza ripensamenti e dubbi, questo è il metodo che sto cominciando ad adottare anche io e, piano, piano, ne vedo i benefici.
Insomma, il consiglio che mi sento di darvi, e di darmi, questo settembre è quello di “vivere davvero” il vostro tempo, non di subirlo, o di sprecarlo, o di esserne vittime, ma di assaporare ogni istante della vostra vita, cercando di riempire di senso, di amore e significato ogni minuto.
Perché, come disse molto saggiamente Lord Chesterfield:
“Occupatevi dei minuti e le ore si prenderanno cura di loro stesse” (ed anche di noi).
Buona lettura e buona ripartenza a tutti.