Generazione Z: ecco come i Brand dovrebbero approcciarli

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Generazione Z: ecco come i Brand dovrebbero approcciarli

Sia che li vogliamo chiamare iGeneration, kids o centennials i nati tra il 1995 ed il 2010, prendono per tutti il nome di Generazione Z.
La Z per molti è l’ultima lettera dell’alfabeto, per il marketing diventa la prima. I millennials lasciano lo scettro della giovinezza ad un target più giovane, nati nell’era dei social media e contraddistinti da una maggiore visione imprenditoriale della vita e una lotta continua per l’indipendenza.

Fondamentale per le aziende trovare la giusta chiave di lettura per questa nuova generazione, che proprio per il suo essere sempre connesso con il mondo, ha fatto registrare tratti comuni non nazionali, ma bensì globali, creando al tempo stesso una nuova identità trasversale simile, se non uguale, in tutti i Paesi.

Guardiamo, quindi, qualche aspetto fondamentale e come le aziende devono approcciare a questi nuovi consumatori.

#FAST – È tutto più veloce, ma soprattutto è tutto scontato. Nati nell’era del mobile e delle nuove tecnologie nulla per loro è nuovo, ma scontato e noioso. Vedono la tecnologia come qualcosa di obbligatorio in quanto fruitori quotidiani di tutte le piattaforme social e non. I brand hanno solo 8 secondi per convincerli che quello che stanno proponendo possa essere per loro interessante, con un messaggio che sia qualitativamente accettabile ma soprattutto interattivo.

#GIOCARE ONLINE – Amano i giochi online e i videogiochi classici. Per le aziende entrare all’interno del gioco potrebbe essere una mossa vincente. È il caso dello spazzolino da denti Sonicare della Philips che ha ben pensato di introdurlo all’interno del gioco The Sims.

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#INFEDELI – Proprio per le ragioni che abbiamo già citato in precedenza, si annoiano facilmente in quanto abituati ad avere il digitale nella loto vita quotidiana. Per le aziende è fondamentale, adesso, cercare e trovare il canale sociale maggiormente influente nelle loro vite. Facebook? Sicuramente va utilizzato con strategia e creatività (non bisogna trascurare il un pubblico anche più adulto) ma non è più sufficiente (basta vedere il calo che ha subito negli ultimi anni). La domanda da farsi è: “Dove si riunisce (virtualmente?) la Generazione Z”?

#SOLDI e #SALUTE Chiedimi se sono felice… a questa domanda tutti potremmo rispondere in maniera differente. La generazione Z risponderà che la felicità è raggiungibile con pochi e chiari elementi. Avere un salario elevato ed essere in salute. Sono concreti e pratici e lo traslano anche nel loro modo di pensare. In secondo piano l’autorealizzazione professionale; è tutto legato ad un fattore economico.

#PASSIONALI – Continuando il discorso precedente, hanno un forte senso imprenditoriale e la consapevolezza che per affermarsi hanno bisogno di “creare” una professione completamente nuova ed innovativa. Cercano in tutti i modi di trasformare le loro passioni in lavoro a tempo pieno, credendo fortemente in loro stessi.

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