Da 0 a 100: la storia di Smart Marketing che forse non conoscete.

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Da 0 a 100: la storia di Smart Marketing che forse non conoscete.

Il numero 100 rappresenta un traguardo importante per il nostro giornale, il numero 100 ha sempre rappresentato fin dall’antichità un numero speciale.

Ad esempio, gli antichi greci della scuola di Pitagora consideravano il numero 100 un numero divino perché è il quadrato di 10, il numero perfetto per antonomasia; infatti, il numero 10 era composto dal numero 1, il principio di ogni cosa (la Monade) e dal numero 0 che rappresentava il Nulla, la loro unione era la sintesi dell’Universo stesso.

Il numero 10, inoltre, veniva rappresentato con il tetraktys, un triangolo equilatero di lato quattro che rimandava ai quattro elementi considerati all’origine dell’Universo: Fuoco, Aria, Acqua e Terra.

Ancora oggi, questa visione è conservata nell’Astrologia, dove i segni zodiacali sono classificati in base a questi quattro elementi, ed in senso lato nella concezione che di questi noi uomini moderni abbiamo.

La Terra rappresenta la stabilità delle cose concrete, tutto ciò che si può toccare con mano; l’Aria il mondo onirico, l’elemento che ci spinge al di là delle cose terrene; il Fuoco la passione, la forza e la conoscenza; l’Acqua è simbolo di vita ma anche di adattabilità.

Cosa c’entra tutto questo con Smart Marketing?

Forse niente, forse tutto.

Per raccontare questa storia, avrei potuto narrare le vicende, non troppo epiche, di due amici, Ivan e Raffaello, legati da una passione, quella passione che spinge ad andare avanti anche quando si vorrebbe mollare tutto, e di quel fuoco, ardente ed inesauribile, che spinge sempre a migliorarsi; avrei potuto parlare dei sogni di un ragazzo che non desiderava altro che fare il giornalista e che con il suo entusiasmo alla fine è riuscito a contagiare anche me, portandomi qui, tra le righe di questo racconto, dove non avrei mai pensato ed immaginato di essere; oppure avrei potuto raccontare di quell’uomo, che a volte appare dispersivo e visionario, ma che riesce a riportare tutti con i piedi per terra e che trasforma l’idea apparentemente più bislacca in un progetto concreto; o della resilienza, l’adattabilità ad imprevisti ed avversità come la capacità di smussare le spigolosità caratteriali necessaria a portare avanti un progetto ambizioso.

Scopri il nuovo numero: “Il Numero Cento”

Con ormai una lunga storia alle spalle, noi di Smart Marketing siamo pronti a correre verso il futuro pieni di fiducia e speranza, non senza paura di sbagliare e cadere, ma sicuri che, se mai esistesse la fortuna, di sicuro aiuta gli audaci e certi che comunque vada “l’azione è sempre risolutrice”.

Nel mezzo ci sono otto anni di vita in cui ho fatto cose che non mi sarei mai sognata di fare, ad esempio sono qui, a raccontare una storia che per forza di cose non può essere impersonale, non può mantenere il giusto distacco che un cronista dovrebbe avere perché prima di essere Direttore Editoriale e Direttore Responsabile, Ivan Zorico e Raffaello Castellano sono i miei amici, così come una parte di questa redazione.

C’ero quando Smart Marketing è nato, c’ero quando è stato presentato al mondo, e ci sono ancora; ne ho vissuto tutte le evoluzioni ed i progetti editoriali e personali, ne ho condiviso gioie e contrasti, tanto da desiderarne di farne parte.

Ho visto Ivan andar via dalla sua terra per cercare un’occupazione migliore, ho condiviso successi lavorativi e difficoltà con Raffaello, li ho visti ridere progettando l’uscita del nuovo numero del giornale, li ho visti scontrarsi sulle differenti visioni, e spesso mi ci sono scontrata anch’io; del resto, in otto anni, di cose ne sono successe.

È cambiato il modo di lavorare, sono cambiati gli affetti ed il modo di rapportarsi agli altri, abbiamo dovuto cambiare prospettiva, abbiamo persino dovuto affrontare una pandemia, ma mai li ho visti perdersi.

Del resto, non saremmo arrivati alla soglia dei 100 numeri e quasi altrettanti argomenti trattati se i contrasti avessero allontanato invece che unire e se le diversità non fossero state ricchezza prima ancora di essere un problema; non saremmo arrivati fin qui se non fossimo cresciuti tutti, professionalmente e personalmente, e forse Smart Marketing non sarebbe quello che è oggi: un progetto editoriale unico nel suo genere, caratterizzato dalla lateralità degli argomenti affrontati.

Sicuramente non si è potuto fare come nella canzone del 2018, tormentone estivo di Baby K, “come il vento, da zero a cento”, ma siamo andati, di numero in numero, a piccoli passi, consapevoli che ogni gradino potesse nascondere un’insidia o una difficoltà, ma anche che portasse con sé un successo, un nuovo passo avanti, una conquista.

Cosa mi aspetto dai prossimi cento numeri?

E chi può dirlo! Sono sicura che Raffaello ed Ivan sapranno stupirmi perché li conosco: le loro risorse sono inesauribili e sicuramente troveranno il modo di non farmi annoiare; del resto, sono tempi troppo instabili per fare previsioni, ma mi piacerebbe che ognuno di noi trovasse la propria strada, il proprio posto nell’Universo e realizzasse i propri sogni.

Dove sarò io fra altri cento numeri di Smart Marketing?

Ho tempo e carattere troppo mutevole per rispondere sinceramente a questa domanda, anche se mi piacerebbe essere qui, continuare a raccontare, come ho sempre fatto, tra le pagine di questo giornale, il mio mondo, fatto di musica, cinema, libri e passione per la tecnologia ed i social network, mutevole e pieno di contrasti come il mio carattere, ma vivo.

Spesso scrivere è stato complicato, sforzarsi di raccontare senza cadere nel tranello della retorica, senza inciampare nella banalità, altre volte è stato catartico, spesso terapeutico, e senza i consigli di Ivan e la guida di Raffaello non so se sarei riuscita ad arrivare fin qui, fino al centesimo numero, ma so per certo che è qui che voglio essere.

Voglio continuare a condividerne i sogni e le aspirazioni e voglio vedere crescere questo progetto editoriale e voglio continuare ancora ad aspettare l’aperitivo di redazione per incontrare e confrontarmi con i miei colleghi, perché, se questo giornale è quello che è, è anche grazie al mio piccolissimo contributo.

Lo so, per chi vive il giornale dall’esterno tutto questo può sembrare retorico, ma sicuramente è autentico come tutto quello che troverete leggendo tra le righe di Smart Marketing.

Ti è piaciuto? Cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti. Rispondiamo sempre.

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