2016: il viaggio tra i social media che ci hanno fatto compagnia

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150524h2azmth3oya5mb45Sta per concludersi un anno davvero caldo dal punto di vista della navigazione in Internet e utilizzo dei social media, un anno che – come dimostrano i dati del Report “Digital in 2016” – ha visto l’aumento del 6% degli utenti attivi su internet e di ben 2 milioni degli utenti che accedono ai social media da smartphone rispetto al 2015.

Per quanto riguarda la penetrazione dei social media in Italia, Facebook gioca ancora un ruolo da padrone con una penetrazione del 33% ed è seguito da Whatsapp e Facebook Messanger – tutti e tre parte del grande ecosistema social creato da Mark Zuckerberg). Passa dal 6 al 12% la penetrazione di Instagram e stessi numeri registra Twitter, anche se ancora maggiormente apprezzato oltreoceano.

Concludiamo la panoramica con alcuni dati legati all’acquisto online con il 56% degli utenti che cerca in rete informazioni sui prodotti prima dell’acquisto e un 48% di persone che hanno fatto un acquisto online negli ultimi 30 giorni (di cui il 23% da mobile).

Qualche dato a livello mondiale? Facebook si conferma come il canale social maggiormente utilizzato, con ben 1,5 miliardi di utenti attivi seguito da Instagram che ne conta 400 milioni e Twitter a quota 320 milioni. Cresce anche l’uso dell’instant messaging con Whatsapp che conta 1 miliardo di utenti attivi contro i 600 milioni di un anno fa e Facebook Messanger che è passato da 500 a 800 milioni. In crescita costante anche il più nuovo Snapchat che è passato da 100 a 200 milioni.Socialmedia-pm

Una passione per i social media che sembra essere quindi globale e tutt’altro che destinata a diminuire, ma esiste spazio per nuove piattaforme social in grado di competere con Facebook, Twitter, Instagram? La risposta può sembrare banale ma è si in quanto non manca lo spazio, non mancano le risorse, non mancano le idee. Quello che manca è forse la capacità degli utenti di investire altro tempo quotidiano nella gestione di una ulteriore piattaforma.

Quello che si è notato negli ultimi anni piuttosto è stato che quando nel panorama dei social media si presenta una grossa novità, come è accaduto nel 2016 con Snapchat, è ormai certo che presto o tardi passerà nelle mani dei big player che ne diventeranno innovatori e promotori. Una tendenza questa che concentra il dominio dei social media nelle mani dei soliti noti con maggiore potenza economica a scapito della ricchezza mentale dei player più piccoli e innovativi.

Sicuramente lo scenario dei social media non è mai definitivo e canali che hanno vissuto un boom nei primi anni, parliamo quindi dal 2008, oggi sono scomparsi o hanno conosciuto dei rallentamenti. Se nel 2011 l’ambiente era poco affollato e dominavano Pinterest e Google+ con pochi social pensati nella versione mobile e Instagram alla prima release oggi dominano invece le ChatApp come Snapchat, Whatsapp e Telegram. Inoltre i social del periodo 2008-2011 non erano studiati per il business e non si parlava ancora di social media marketing, almeno in Italia.

chatapp-ios-iconIl 2016 che sta invece per concludersi ha visto un’ulteriore crescita dei social media come reti per il business con un aumento degli investimenti delle aziende in campagne sponsorizzate su Facebook, Linkedin, Twitter e Instagram. Oggi le aziende sentono fortemente la necessità di essere presenti su ogni canale, fornire all’utente l’informazione che cerca e creare una relazione continua.

Nessuna azienda è competitiva se non è sui social media e questa regola vale ormai per tutti, dal libero professionista alla PMI alla grande multinazionale. Cosa ci riserverà l’anno che sta per cominciare? Lo scopriremo mese per mese, perché quando si parla di social media si parla di un mondo in costante fermento…

Hai letto fino qui? Allora questi contenuti devono essere davvero interessanti!

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