Zinos Kazantsakis (l’attore e co-sceneggiatore del film Adam Bousdoukos) è un cuoco di origine greca che possiede uno scadente ristorante nella periferia di Amburgo: il Soul Kitchen. Nel ristorante lavorano il cameriere Lutz e la cameriera aspirante artista Lucia Faust (l’attrice Anna Bederke). Il locale è frequentato solo da operai, barcaioli e rozzi abitanti della periferia, interessati unicamente a riempirsi la pancia con i pasti surgelati preparati dal proprietario e a bere birra a buon mercato.
Zinos è un cuoco che ha perso la passione per il suo lavoro ed è troppo impegnato a far funzionare il suo rapporto con la fidanzata Nadine (l’attrice Pheline Roggan), una viziata ed ambiziosa giornalista in partenza per la Cina, per potersi accorgere che la sua attività è sull’orlo della bancarotta.
Tutto si complica quando nel suo microcosmo irrompono suo fratello Illias (l’attore Moritz Bleibtreu), un ladruncolo di mezza tacca con il vizio del gioco, e l’ex compagno di scuola ed agente immobiliare Thomas Neumann (Wotan Wilke Möhring), disposto ad ogni tipo di colpo basso per accaparrarsi il locale di Zinos e per rivenderne il terreno.
Ma i guai, come si sa, portano anche delle opportunità, ed è così che a seguito dell’ernia del disco e della conseguente fisioterapia, Zinos conoscerà prima la bella Anna Mondstein (Dorka Gryllus) e poi il nuovo cuoco del suo locale Shayn Weiss (Birol Ünel), uno chef rigorosissimo esperto della haute cuisine, che rimetteranno letteralmente in sesto l’una la schiena e l’altro l’attività del nostro protagonista.
Perché vedere questo film?
Perché il talentuoso regista mette in scena un’umanità multietnica ed autentica, che cerca di sbarcare il lunario e di venire a capo dei propri rapporti sentimentali, sbagliando e cadendo, ma senza arrendersi mai. Un film che si concentra sui bisogni primari e materiali dell’essere umano: alcol, cibo, sesso, divertimento, visti non solo come peccati capitali, ma come necessità edonistiche che ci rendono tutti affini, tutti autentici esseri umani.
Inoltre il film, che pare un omaggio alle pellicole anni ’70 della New Hollywood, mescola con arguzia e sensibilità un’ottima fotografia e una colonna sonora eccezionale.
Due nomination all’European Film Awards 2010 (Miglior film europeo, Miglior film europeo – People’s Choice Award); una nomination ai David di Donatello (Miglior film dell’Unione Europea) e Vincitore nel 2009 del Leone d’Argento – Premio Speciale della Giuria alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Questa sera, domenica 18 marzo, alle 23:25, su La7d (canale 29 del Digitale Terrestre), andrà in onda il film Soul Kitchen del 2009, del regista turco/tedesco Fatih Akin.