Turismo 5.0: come cambiano le vacanze post-Covid

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Foto di Gustavo Fring da Pexels

Questa estate chi è partito o chi sta per partire a settembre lo fa con qualche preoccupazione in più e con il portafoglio più leggero. Tanti non partiranno nemmeno e la gran parte di chi lo farà resterà in Italia prediligendo, magari, la montagna con i suoi spazi aperti e i minori rischi di assembramento e COVID-19. Bastano queste poche parole a raccontare il Turismo 5.0 post-COVID degli italiani come emerge dallo speciale di italiani.coop per Robintur Travel Group.

Come saranno le vacanze degli italiani?

Per fortuna è stata archiviata la folle idea di installare gabbie in plexiglass e divisori trasparenti sui tavoli del ristorante e la stagione turistica si pronostica meno drammatica del previsto. Nonostante questo, dopo tre anni di crescita il numero di italiano che andranno in vacanza nel 2020 segna una battuta d’arresto e solo il 70% pensa di concedersi una pausa nei prossimi mesi. Un dato che, seppur alto, fa riflettere a confronto con l’89% del 2019 e anche chi parte pensa di puntare su soggiorni più brevi rispetto al 2019 e di spendere anche il 20% in meno.

Solo il 24% ha pensato, invece, di ricorrere al Bonus Vacanze previsto dal Governo per incentivare il turismo post COVID. Il 17% di chi ha rinunciato alla vacanza lo ha fatto proprio a causa della pandemia, che crea caos e incertezza.00-turismo-dataviz

Come cambia la valigia del turista 5.0

Nel Turismo 5.0 non mancheranno in valigia disinfettanti e mascherine e il 93% dei vacanzieri ha dichiarato di usare igienizzanti e protezioni per il viso in vacanza, con l’84% che porterà con sé addirittura disinfettanti per superfici. Sei italiani su 10 usano la app di tracciamento dei contagi, Immuni, e l’88% è d’accordo con l’uso di mascherine al chiuso. L’80% degli intervistati apprezza, infine, ingressi scaglionati e obbligo di prenotazioni.

Convince meno, invece, il passaporto sanitario con cui sono d’accordo solo il 47% degli intervistati e l’uso di dispositivi di protezione all’aperto, che incontra il favore del 50% dei vacanzieri.

Le mete delle vacanze post COVID-19

Il 77% degli intervistati dichiara che il COVID-19 lo ha portato a cambiare destinazione, rinunciando al viaggio all’estero per preferire una meta tutta italiana, al mare, al lago o in montagna e il 91% di chi andrà in vacanza o è andato in vacanza nel 2020 è rimasto in Italia. Solo il 71%, inoltre, afferma di spostarsi in un’altra Regione e un italiano su tre non cambierà meta rispetto agli anni passati.

Questa estate tutta italiana si caratterizza anche per la riscoperta della montagna, soprattutto da parte dei più giovani: viene scelta dal 25% dei 23-35enni contro l’11% del 2019. Nonostante questo il mare resta la meta più gettonata, scelto dal 60% dei vacanzieri, anche se con maggiore timore dato che le spiagge prese d’assalto da migliaia di persone danno la sensazione di una minore sicurezza sanitaria.

Non ci resta, dunque, che goderci il meritato riposo al mare o in montagna e cominciare a tirare i bilanci di quella che sarà ricordata anche negli anni a venire come l’estate del COVID-19.

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