Social media e turismo: come è cambiato il settore con l’avvento degli smartphone

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Vi trovate davanti al faro di Punta Palascia, alla ruota panoramica di Vienna, al muro di John Lennon a Praga e tirate fuori lo smartphone. Perché il turismo oggi è fatto di scatti, tag e condivisioni e anche la promozione delle località turistiche non può più rinunciare a una adeguata presenza su social media, app e siti di prenotazioni online come Booking.com o TripAdvisor, ma anche Trivago, Momondo ecc.

E la fruizione della cultura e del monumento storico si divide in due: ci sono turisti che li ammirano lasciando il cellulare in tasca e altri che invece sono presi dalla smania di scattare seguendo il motto “pics or it didn’t happen.”

Ma i social media hanno cambiato anche molteplici aspetti della vita quotidiana, a partire dalla ricerca del viaggio: fai ricerche sul web o sui social? Se la risposta è si, questo articolo è adatto a te, ma anche se hai risposto no potresti essere interessato a quanto ti dirò in un’ottica futura.

Social media e turismo: alcuni dati

Cambia la ricerca di informazioni sul web e ben l’89% dei Millennial prenota le vacanze sulla base dei suggerimenti pubblicati dai coetanei su Instagram e Tripadvisor: trovare le recensioni di un albergo non è mai stato più facile. Non è tutto.

Il 97% della generazione Y condivide le foto delle vacanze online creando una community da cui trarre ispirazione e anche i tour operator e gli hotel hanno ormai capito l’importanza degli user generation content, più autentici e originali delle immagini da catalogo.

Infine recensioni e reclami arrivano oggi difficilmente per posta o email, ma per il 50% degli utenti è normale ricevere una risposta da chi contatta il brand su Twitter con una percentuale che sale al 75% quando si tratta di reclami. Esempi di best practice nel settore vengono dall’assistenza clienti delle compagnie aeree come American Airlines che rispondono in modo davvero tempestivo.

Anche le agenzie di viaggi hanno digitalizzato i servizi per restare al passo con i tempi in quanto ben il 55% di prenotazione di voli, il 73% di pacchetti vacanze e il 77% delle crociere sono fatte in agenzia. Infine grazie agli hashtag, tag e check-in su Facebook oggi le strutture turistiche possono interagire con gli ospiti sui social, traendo spunti da commenti e feedback

2017: come si fa marketing del turismo oggi tra Facebook City Guides e Google Local Guide

Anche il social più noto al mondo ha capito l’importanza del Marketing del turismo lanciando Facebook City Guides, per ora disponibile solo per utenti iOS. Si tratta di una funzione che raggruppa in un’unica pagina immagini, eventi, punti di interesse storico, bar e ristoranti da visitare.

Informazioni su località ed eventi sono poi collegate a una lista di amici per cui potremmo avere suggerimenti personalizzati e consigli da chi ha già frequentato un locale.

Parlando invece di Google Local Guide, la parola passa agli utenti che completano le informazioni sui luoghi visitati accumulando punti e conquistando nuovi livelli di autorità e vantaggi. Ecco dunque che si crea una community internazionale di esploratori che condividono foto, rispondono a domande locali, aggiungono luoghi, scrivono recensioni su Google Maps.

Pensa che ci sono milioni di persone che si affidano a contributi come i tuoi per decidere dove andare e cosa fare e sarà sempre più spesso così. Quindi non ci resta che augurarti buon viaggio, qualsiasi sia la meta dei tuoi sogni!

Hai letto fino qui? Allora questi contenuti devono essere davvero interessanti!

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