Rivoluzione Globotica di Richard Baldwin sembra parlarci del futuro del lavoro, ma in realtà è già la cronaca del nostro presente ed è per questo che andrebbe letto

Un libro al mese, in piccole schede, in poche battute, per decidere se vale la pena comprarlo e soprattutto leggerlo. Perché la lettura, come diceva Woody Allen, è anche un esercizio di legittima difesa.

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Nello slider la copertina del libro

Quest’anno vi propongo un libro al mese, forse due, per raccontare chi siamo, da dove veniamo, dove vorremmo andare e come ci vogliamo arrivare. Perché la lettura può essere svago, intrattenimento, ma anche un valido esercizio per imparare a pensare e sviluppare una certa idea del mondo.

Un libro al mese, in piccole schede, in poche battute, per decidere se vale la pena comprarlo e soprattutto leggerlo. Perché la lettura, come diceva Woody Allen, è anche un esercizio di legittima difesa.

Come reagiremo quando questa nuova rivoluzione tecnologica farà vedere i suoi effetti, soprattutto in campo lavorativo?

È per rispondere a questo interrogativo che l’economista Richard Baldwin, professore di International Economics alla Graduate School di Ginevra, che ha insegnato alla Columbia University e al MIT ed è stato consulente della Casa Bianca, ha dato recentemente alle stampe il libro “Rivoluzione Globotica – Globalizzazione, robotica e futuro del lavoro”, uscito per i tipi del Mulino nel 2020.

Automazione, intelligenza artificiale, robotica e lavoro a distanza stanno rimodellando le nostre vite a ritmi travolgenti.

Baldwin identifica due tipi di lavoratori che si rovesceranno direttamente sugli ambiti e stabili posti di lavoro che sono stati alla base della prosperità delle classi medie nei paesi ricchi: da una parte abbiamo le I.A., le Intelligenze Artificiali che negli ultimi anni, grazie ad innovazioni tecnologiche, fra cui l’apprendimento automatico (machine learning), stanno raggiungendo prestazioni davvero sorprendenti; dall’altra le I.R. le Intelligenze Remote, ossia tutta quella forza lavoro qualificata e super qualificata dei paesi emergenti che, grazie alle sempre migliori performance delle app e dei software per telepresenza e lavoro a distanza, stanno diventando dei concorrenti sempre più competitivi, anche in virtù di salari molto più bassi di quelli richiesti dai lavoratori in loco ed in presenza.

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Al pari di quella digitale, la rivoluzione elettrica è arrivata quasi sottovoce e sta prendendo letteralmente piede molto velocemente. E quando si parla di rivoluzione elettrica, tra le altre cose, non si può non parlare di mobilità.

Queste in sintesi le due forze in gioco nella Rivoluzione Globotica.

Secondo l’economista statunitense, nei prossimi anni la vita di milioni di lavoratori qualificati ne verrà sconvolta, molto più di quanto è accaduto sia con l’industrializzazione sia con la globalizzazione.

Quali misure adotteranno persone e governi per far fronte a tale cambiamento economico e culturale?

Come si può evitare che le basi stesse della prosperità – soprattutto del mondo occidentale – ne siano minate?

Quali strategie di adattamento possiamo mettere in campo?

Una possibile risposta ci viene dalle abilità indispensabili che nessuna macchina può duplicare: creatività e pensiero indipendente, ossia alcune di quelle caratteristiche che rendono l’intelligenza umana non solo così straordinaria, ma anche inimitabile, come quando risolve non solo problematiche previste e pianificate, ma anche le complessità di situazioni impreviste e imprevedibili.

Nella foto la copertina del libro Rivoluzione Globotica - Smart MarketingRivoluzione globotica

Globalizzazione, robotica e futuro del lavoro

Autore: Richard Baldwin

Editore: Il Mulino

Anno: febbraio 2020

Pagine: 320

Isbn: 9788815285881

Prezzo: € 22,00

 

Perché dovremmo leggere “Rivoluzione Globotica – Globalizzazione, robotica e futuro del lavoro”?

Oltre ad essere una documentata e acuta analisi della situazione sociale, economica e lavorativa dei nostri tempi, svolta con il piglio critico dell’economista e la passione del divulgatore, un altro motivo di interesse per questo libro è rappresentato dal fatto che è stato pubblicato a Londra a metà del 2019 ed è stato tradotto in italiano nel gennaio del 2020, ossia un mese prima dello scoppio della pandemia da Coronavirus, e quindi l’autore non poteva prevedere che le Intelligenze Remote avrebbero guadagnato ancora più terreno dall’esplosivo successo che applicazioni come Zoom, StreamYard e simili avrebbero conosciuto di lì a pochi mesi. Se le tecnologie dell’I.A. hanno continuato ad evolversi senza sosta, la pandemia ha fatto fare un vero salto quantico alle I.R. e quindi le previsioni di Baldwin sono state non solo confermate, ma addirittura anticipate di qualche anno.

 

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