Lo Specchietto Retrovisore – 24/07/2016

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Christian Zorico (162)

 

 

Immagine3È stata una settimana caratterizzata dagli interventi di Kuroda e Draghi. In attesa del meeting della FED del 26/27 luglio, sono state le parole dei banchieri giapponese ed europeo a delineare i contorni del quadro economico in cui ci muoviamo.

L’evento della BCE si tradotto in un non evento. Non ha aggiunto molto al suo modus operandi. Draghi ha chiaramente evidenziato che l’ECB ha la flessibilità di modificare i contenuti del piano di acquisto, ma ha ribadito che sarà in corso fino a marzo 2017 con gli attuali schemi, lasciando ovviamente aperta la possibilità di proroga qualora le condizioni lo richiedano – sebbene ormai sembra chiarissimo che si tratti più di una certezza che di una ragionevole forma di comunicazione.

Si sofferma sulla Brexit, un allarme che si è materializzato e rappresenta evidentemente un downside risk per l’Europa. Fa cenno anche agli ultimi eventi legati al terrorismo: sono una minaccia sociale, economica e politica.

Haruhiko Kuroda Governatore della Banca del Giappone.
Haruhiko Kuroda
Governatore della Banca del Giappone.

L’intervista andata in onda su BBC Radio 4 nella mattina di giovedì (intervista fatta a Kuroda a metà giugno), nella quale viene smentito l’uso dell’helicopter money fa rafforzare lo YEN dopo diverse sedute in cui si speculava su un atto di forza estrema da parte della BOJ. La valuta nipponica ha raggiunto un massimo di 107.47 contro il dollaro, durante l’intervista. Anche dalle parole di Kuroda però emerge che l’autorità monetaria è pronta a tutto affinchè venga raggiunto l’obiettivo di generare inflazione.

Ci eravamo lasciati la scorsa volta promettendo almeno un paio di numeri sul mondo del credito che ci possano far riflettere. Ebbene, da un lato abbiamo osservato l’ETF iShares iBoxx $ Investment Grade Corporate Bond segnare la giornata con più inflows di sempre per un fondo di credito, proprio nella prima decade di luglio, 1.1 billions di dollari. Nel complesso, riporta Bank of America Merrill Lynch, i fondi legati al reddito fisso hanno registrato sottoscrizioni per 7.95 billions di dollari nella prima settimana di Luglio, un ammontare che supera ogni livello registrato da febbraio 2015. In tutto questo però è anche vero che nel 2016, 100 compagnie sono già defaultate; si tratta del più alto livello dal 2009 secondo quanto accerta l’agenzia di rating S&P, e il 50% in più rispetto allo stesso periodo nel 2015. Un numero certamente più alto perché legato alle vicende dell’OIL e delle materie prime nei primi mesi dell’anno.

93208536f12be77961940daca9136c86Al momento un rischio di contagio sembra essere lontano perchè ci viene sempre raccontata la stessa storia di un sistema finanziario inondato di liquidità. Ma il meccanismo di trasmissione credito–banche resta identico. Ritornando alle parole di Draghi, quando accenna all’urgenza di trovare una soluzione per i non performing loans, sebbene in questo caso si tratti di un problema tutto “italiano” ed europeo, si evince chiaramente che la questione va oltre un mero problema di liquidità. Molto più efficacemente si dovrebbe parlare di solidità del sistema economico finanziario.

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