La crisi dei lavoratori dello spettacolo in Puglia tra affanno e cauto ottimismo: intervista a Fabrizio Belmonte della BG SERVICE

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La protesta inscenata lo scorso 1° maggio, in occasione della Festa dei Lavoratori, dall’azienda BG Service di Bari, che ha acceso il Tricolore sul muro della propria sede nella zona industriale.

Il settore delle industrie culturali e turistiche pugliesi è stato duramente provato dalle misure restrittive per contrastare il Covid-19; i danni reali sono ancora in fase di definizione e quelli stimati prefigurano uno scenario quasi apocalittico.

Puglia Creativa, il network delle industrie creative pugliesi, ha stimato che almeno 4000 eventi sono stati annullati, sono state perse circa 225000 giornate lavorative, 60000 lavoratori rischiano il collasso e 13000 microimprese rischiano di fallire.

Tra i settori più colpiti, vi è quello dei lavoratori dello spettacolo, di cui ci siamo ampliamente occupati in un precedete articolo (Ricominciamo!?: le 10 proposte di Assomusica per salvare la musica in Italia), e la cui punta dell’iceberg sono musicisti e performer, seguiti da un esercito di imprese ed addetti ai lavori, senza i quali non sarebbe possibile realizzare nessuno spettacolo dal vivo.

Fabrizio Belmonte della BG Service di Bari
Fabrizio Belmonte della BG Service di Bari

Fabrizio Belmonte è un infaticabile imprenditore di questo settore, che dal 1997 ad oggi guida insieme al suo socio, Nicola Giglietto, la BG Service di Bari, azienda specializzata in tecnologie e servizi per lo spettacolo.

La BG Service ha curato eventi di portata nazionale e tour di grandi artisti, partecipando alla buona riuscita di quasi tutti gli eventi di spicco pugliesi, come il “Medimex” e “La Notte della Taranta”.

Si può solo immaginare cosa rappresenti, a livello economico ed emotivo, vedersi bloccata la possibilità di lavorare, ed è per questo che, in occasione della festa dei lavoratori, sulla facciata della BG Service, è stato proiettato il tricolore in segno di protesta per attirare l’attenzione su un settore completamente trascurato dai provvedimenti governativi.

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Upgrade rappresenta l’ultimo elemento di un racconto che parte a Febbraio 2020. In questi mesi abbiamo raccontato cosa stava succedendo (Virale), ci siamo domandati come la pandemia avrebbe cambiato noi stessi e l’economia (Tutto andrà bene(?)), e abbiamo offerto soluzioni (Reset). Con questo numero abbiamo voluto fare un passo in più: immaginare un domani diverso, anche attraverso esperienze concrete.

Abbiamo chiesto a Fabrizio Belmonte di fare il punto sulla sua protesta silenziosa e su come vede una possibile ripresa del suo settore.

Quali sono i motivi della sua protesta?

Lo scorso 1° maggio, proprio in occasione della festa dei lavoratori, la BG Service di Bari, azienda specializzata in tecnologie e servizi per lo spettacolo, ha acceso un Tricolore sul muro della propria sede nella zona industriale, come segno di protesta nei confronti del Governo, poco attento alle difficoltà del settore dello spettacolo.

Visto che parlando nessuno finora ci ha ascoltato, abbiamo voluto, in silenzio, illuminare il muro con i colori della Bandiera italiana.d7e18387-8298-4c96-9403-56fdc11c9eb1

Qualcuno ha sostenuto la protesta e ha accolto le sue istanze?

Purtroppo ad oggi nessuno ha ascoltato né ha mostrato interesse alla nostra manifestazione di protesta nei confronti di uno Stato ancora assente o, per meglio dire, indifferente al mondo dello spettacolo.

Pensavo che almeno aziende che svolgono lo stesso nostro lavoro si unissero alla nostra protesta per poter dare più voce al settore dello spettacolo e ovviamente a tutto il suo indotto, ma purtroppo mi sono accorto ancora una volta che nessuno vuole esporsi. Chissà come mai…

Le misure economiche varate qualche giorno fa con il decreto Rilancio Italia, insieme a quelle del Cura Italia del marzo scorso, tengono conto di queste istanze oppure non si sente ancora tutelato?

Che dire…qualcosa lo stato ha fatto…o per meglio dire, ha cercato di smuovere.

Mi piego meglio: con il decreto Cura Italia sono state stanziate una serie di garanzie da parte dello Stato, per poter far accedere le aziende (ma stiamo parlando di tutte le aziende) ad avere un prestito con un iter burocratico molto semplificato e snello rispetto alla normale routine, ma rimane pur sempre un prestito, quindi noi, azienda operante nel settore dello show business, non potendo riaprire, accumulando debiti mese dopo mese, tra utenze, affitto del magazzino, scadenze di investimenti fatti precedentemente, etc etc…non possiamo fare altro che accedere a questo prestito (per l’amor del cielo! Molto vantaggioso!) e accumulare ancor più ulteriori debiti.

Invece, sin dall’inizio, lo Stato doveva prevedere di stanziare una somma a fondo perduto per poter permettere a tutti noi, aziende operanti nel mondo dello show business, di poter andare avanti.

La protesta inscenata lo scorso 1° maggio, in occasione della Festa dei Lavoratori, dall’azienda BG Service di Bari, che ha acceso il Tricolore sul muro della propria sede nella zona industriale.
La protesta inscenata lo scorso 1° maggio, in occasione della Festa dei Lavoratori, dall’azienda BG Service di Bari, che ha acceso il Tricolore sul muro della propria sede nella zona industriale.

Alla luce di tutto quello che è accaduto in questi mesi, ha pensato a come potrebbe essere una eventuale ripartenza nell’immediato e se sia il caso di rimodulare o riconvertire il suo business?

Mah…guardi, negli ultimi giorni si sente parlare di eventuali riaperture di discoteche o location dove poter fare concerti, ma sempre con delle restrizioni pazzesche, quindi, alla luce dei fatti, conviene rimanere chiusi, in quanto i gestori di locali o organizzatori di eventi non riuscirebbero a coprire nemmeno i costi, figuriamoci tutto l’indotto che lavora dietro cosa patirebbe. Noi come azienda siamo abituati ad avere un modo di lavorare a 360°, quindi abbiamo una visuale più completa per poter abbracciare più settori; il problema è che, per iniziare a lavorare in un altro settore, c’è bisogno di investire, e, al momento, il danaro è quello che manca.

Come vede il suo futuro? Ci sarà un cambio di paradigma nel suo settore di riferimento tale da costringere le aziende a reinventarsi ed aggiornarsi, o presumibilmente, passata la pandemia, tutto tornerà come prima?

Io sono fiducioso e speranzoso, dobbiamo solamente cercare di poter resistere e, passata la pandemia, tornerà tutto come prima, ma per far sì che tutto possa accadere, lo Stato deve essere vicino e sostenere economicamente tutte le aziende che non riescono ad andare avanti.img_4097

Sperando che la ripresa, seppur con molte restrizioni, degli spettacoli dal vivo segni anche una ripresa di tutte le aziende del settore, segnaliamo l’iniziativa della Regione Puglia, che in questi giorni, ha stanziato 1,5 milioni di euro per rilancio dell’attività di musicisti ed operatori con l’obiettivo di accompagnarli in questa delicata fase.

Un segnale importante da parte dell’establishment regionale, che da anni si impegna a creare condizioni favorevoli allo sviluppo di attrattori culturali, dimostrando in più occasioni che il patrimonio culturale e naturalistico, se ben valorizzato, può essere una risorsa economica di grande pregio.

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