Il Natale che verrà – L’editoriale di Ivan Zorico

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I tempi sono cambiati.

Sino a pochi anni fa, quando si parlava di Natale in termini comunicazione, pubblicità, creatività et similia, praticamente tutto girava intorno alla Televisione.

Lo sanno bene i tanti che come me hanno studiato Comunicazione ai tempi dell’Università per i numerosi casi studio – dalla Coca Cola ai vari brand produttori di profumi – che ci hanno affascinato ed abbiamo analizzato con passione.

Oggi, però, i tempi sono cambiati.

L’attenzione del mondo della creatività, dell’advertising, dei comunicatori e dei marketers, si è in gran parte spostata su un altro terreno. Quello del digitale.
Con questo non voglio di certo dire che gli investimenti pubblicitari nella Televisione siano morti, ma di certo non si può negare la portata della rivoluzione che il marketing digitale e l’e-commerce hanno portato in questo settore.

I numeri parlano chiaro, ad est come ad ovest del mondo.

L’e-commerce in Cina rappresenta un mercato molto attivo, trainato da una enorme pervasività dei dispositivi mobili: smartphone su tutti. Alibaba, per capirci, in un solo giorno – il Global Shopping Day – ha totalizzato oltre 25 Miliardi di dollari di vendite online.

Situazione analoga in Occidente, dove negli USA, nel solo giorno del Black Friday, sono stati spesi 5 miliardi di euro in vendite online. Amazon ovviamente ha fatto la sua parte, ma anche le grandi catene commerciali, avendo potenziato i loro e-commerce, hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato.

E in Italia?
Sempre nel giorno del Black Friday le vendite online sono aumentate del 19% rispetto al 2016, le vendite da mobile sono cresciute del quasi 28% e la spesa media in “carrello” è stata di 87 euro.

Questi numeri sono certamente il frutto del cambiamento dei nostri stili di vita (lo smartphone sostanzialmente “determina” gran parte delle nostre azioni quotidiane), ma soprattutto sono dipesi dalla capacità, di chi si occupa di digitale, di mettere in campo strategie comunicative sempre più mirate, coinvolgenti ed esperienziali.

Ovviamente, non esiste solo il digitale e l’online, ed il marketing esperienziale trova il suo compimento anche, se non soprattutto, nell’off-line.

Ma dato che siamo a Natale non possiamo non parlare di regali. E dato che sicuramente avrete qualche amico/a che lavora nel digitale e con i social media a cui magari non sapete cosa regalare e per questo motivo siete in “crisi”, vi veniamo incontro regalandovi, appunto, la soluzione a vostri problemi: ecco i nostri consigli.

E chi sono coloro i quali più lavorano con il digitale o quantomeno ne sono tra i principali fruitori? I Millennials, ossia un’intera generazione che ha avuto l’opportunità rispetto ai propri genitori, di affrontare la quotidianità con l’ausilio e il supporto delle nuove tecnologie.Babbo Natale

Natale, oltre che per i comunicatori, significa lavoro: per il periodo natalizio sono previste infatti oltre 100.000 nuovi ingressi in negozi e supermercati, ma stime ufficiose propongono dati molto più ingenti.

Prima di augurarvi i miei personalissimi auguri di Natale, vi segnalo l’articolo sul cinema che questo mese affronterà il tema del business cinematografico che da sempre caratterizza il periodo natalizio, in cui produttori e distributori tendono a far uscire i prodotti da loro finanziati proprio in questo periodo.

Buona lettura e buon Natale.

Ivan Zorico

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