“CONTAMINATI” di Giulio Xhaët è il saggio che dobbiamo leggere per capire quali sono le abilità che più dovremmo possedere e coltivare per affrontare il futuro

Un libro al mese, in piccole schede, in poche battute, per decidere se vale la pena comprarlo e soprattutto leggerlo. Perché la lettura, come diceva Woody Allen, è anche un esercizio di legittima difesa.

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Nell'immagine lo slider con la copertina del libro Contaminati di Giulio Xhaët - Smart Marketing

Anche quest’anno vi propongo un libro al mese, forse due, per raccontare chi siamo, da dove veniamo, dove vorremmo andare e come ci vogliamo arrivare. Perché la lettura può essere svago, intrattenimento, ma anche un valido esercizio per imparare a pensare e sviluppare una certa idea del mondo.

Un libro al mese, in piccole schede, in poche battute, per decidere se vale la pena comprarlo e soprattutto leggerlo. Perché la lettura, come diceva Woody Allen, è anche un esercizio di legittima difesa.

In tempi fluidi e cangianti come i nostri, Zygmunt Bauman direbbe liquidi, le soft skills possono rivelarsi più importanti e funzionali delle hard skills.

Sapersi “contaminare” con altri saperi e culture diverse non è più una scelta ma è diventata una necessità.

Negli ultimi anni sono nate università e scuole di formazione dove la contaminazione viene praticata e che si stanno rivelando le più adatte per affrontare le sfide dei nostri tempi.

I contaminati sono la risposta a una vita professionale più lunga, intensa e incerta che sarà, ahimè, la regola per il futuro del lavoro.

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Il Natale porta in superficie sentimenti e stati d’animo unici. Ovviamente non c’è nulla di nuovo in queste parole. Tutti lo sanno, compreso i brand. Ed è proprio su questo tipo di sensazioni che le aziende puntano per influenzare legittimamente le nostre scelte d’acquisto.

I professionisti con un “alto quoziente di contaminazione” sono, probabilmente, la migliore risposta umana all’intelligenza artificiale che spopola oggi nelle aziende.

Muoversi tra discipline, saperi e culture diverse è una capacità che sta acquisendo sempre più importanza rispetto al passato.

“#CONTAMINATI – Connessioni tra discipline, saperi e culture”, un saggio scritto da Giulio Xhaët per la collana Tracce dell’editore Hoepli, affronta proprio l’importanza della “contaminazione” nel mondo del lavoro.

Gli esempi da cui l’autore (saggista, formatore, digital strategist, esperto nello sviluppo di percorsi di innovazione per grandi aziende e coordinatore del Master Digital per la Business School Sole24Ore) attinge sono innumerevoli e provengono sia da studi e ricerche che da celebri case history, come pure dalla sua biografia personale.

Nell'immagine la copertina del libro Contaminati di Giulio Xhaët - Smart Marketing#CONTAMINATI 
Connessioni tra discipline, saperi e culture

Autore: Giulio Xhaët

Editore: Hoepli Editore

Anno: giugno 2020

Pagine: 192

Isbn: 9788820394271

Prezzo: € 15,90

 

E quindi, si va dall’importanza di avere curiosità e passioni non strettamente attinenti al proprio lavoro a concetti come i professionisti T-shaped, formulato da David Guest, dalla controintuitiva forza dei legami deboli, dal Martello di Maslow all’importanza dei viaggi studio per gli studenti, evidenziato dall’esperimento di Julia Zimmermann e Franz Neyer ed a tanti altri studi e ricerche che da anni convergono sul fatto che essere curiosi, attenti, creativi, contaminati appunto, in qualche modo ci rende non solo professionisti più flessibili, performanti e interessanti, ma anche esseri umani migliori.

Perché dovremmo leggere “#CONTAMINATI – Connessioni tra discipline, saperi e culture”, un saggio scritto da Giulio Xhaët”?

Questo libro è dedicato a chi ama le diversità e non vuole smettere di imparare, a chi si mette a caccia di connessioni inaspettate, a chi desidera collegare le proprie passioni al lavoro, a chi sfrutta il digitale come un nuovo terreno di gioco ibrido tra tecnica e umanistica, a chi vuole sviluppare il proprio “quoziente di contaminazione”.

Il libro si conclude con un interessantissimo test di autovalutazione del proprio “quoziente di contaminazione” molto utile per comprendere sia le proprie peculiarità e punti di forza che per agire concretamente su quelle caratteristiche più deboli, al fine di diventare professionisti contaminati, perfettamente in grado di adattarsi ad un mondo del lavoro mutevole e liquido come quello che ci aspetta e che già stiamo vivendo.

Se volete saperne di più del libro e conoscere meglio l’autore potete recuperare la puntata di “Incontri ravvicinati” del 17 ottobre 2022, dove abbiamo intervistato Giulio Xhaët e presentato il libro “#CONTAMINATI – Connessioni tra discipline, saperi e culture”: https://fb.watch/i8_0zzpxHM/

 

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