Carosello Ingegno italiano – Il libro

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Alle volte accadono fenomeni, di costume, sociali, economici, che cambiano il sentire comune e ridefiniscono un certo percorso della storia. Molto spesso questi effetti sono innescati da cataclismi, guerre o carestie, ma, qualche volta, sono fenomeni più modesti che attivano piccoli cambiamenti che con il passare degli anni diventano vasti, radicati e profondi. Prendiamo l’ascesa del capitalismo a livello mondiale, che ha visto una decisa impennata dal secondo dopoguerra: c’era un intero continente, l’Europa, in rovine, e la voglia di ricostruire non solo case e strade, ma pure le coscienze, dilaniate dall’odio razziale, era forte più che mai, ed una crescita economica legata al consumismo ed ad un mercato libero parve, all’epoca, la scelta più naturale. Il successo e l’ascesa del capitalismo, hanno detto alcuni storici, fu forse la risposta delle masse alle dittature ed ai totalitarismi che avevano avvelenato il Vecchio Continente.8d13a3089160f7f97c5819a2087bf6c0_xl

Ma l’ascesa del capitalismo e la ripresa economica dell’Europa, guidata dai boom economici della Germania e dell’Italia, ebbe effetti anche su una nascente industria che sarebbe stata sempre legata a doppio filo al mondo dei consumi.

Quest’industria, nata nel campo della tecnologia, dei media e della comunicazione, e che era stata sospesa in tutta Europa e negli Stai Uniti a causa della II Guerra Mondiale, era quella della televisione. In Gran Bretagna, i primi esperimenti e la nascita del mezzo risalivano al 1936, in America al 1939, e le sperimentazioni e la diffusione del mezzo ripresero subito dopo la guerra in tutta Europa, tranne che nel nostro Paese; infatti da noi si dovrà aspettare il 1952.

Ma, oltre al ritardo, ci sono altre peculiarità che contraddistinguono la storia e la natura della televisione italiana rispetto ad altri paesi. Alcune di queste, ma una in particolare, ossia quella legata alla pubblicità, sono l’argomento su cui si concentra il libro del prof. Franco Liuzzi, appena uscito per i tipi dell’Editrice Luni, dal titolo: “Carosello – Ingegno italiano”.9788879846097_ml

Nel libro, agile da leggere ma denso di informazioni, l’autore traccia prima un profilo dell’Italia in cui la RAI (Radio Audizioni Italiane), nata dalle ceneri della EIAR nel 1944, ricomincia le proprie sperimentazioni sulla televisione. Siamo nel 1952 e l’Italia è un paese che corre verso il futuro; il nostro Boom Economico è impressionante, tanto che si parla di Miracolo Economico Italiano, e nel nostro Paese si afferma un “capitalismo a proprietà familiare” che vede tanti piccoli artigiani e piccole imprese familiari costruire soprattutto elettrodomestici che fanno concorrenza ai grandi marchi stranieri. L’elenco è lunghissimo e comprende brand come Candy, Ignis, Zoppas, Ariston e Zanussi. Tutte queste marche si contraddistingueranno anche per la cura che riporranno nel design che diverrà il marchio di fabbrica del Made in Italy.

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Quindi il mercato allargava la propria offerta e la televisione pareva la vetrina ideale nella quale collocare i propri prodotti, ed è da questa esigenza che nasce e si afferma la pubblicità, che però nel nostro Paese, dove la cultura è imbevuta di classicismo e fortemente politicizzata, deve trovare quasi una “giustificazione” per essere trasmessa dalla televisione di stato; è così che nasce Carosello.

Infatti, come ci rivela l’autore, i principali autori di Carosello vengono dal mondo del cinema, del teatro, della musica, del fumetto e nessuno di loro ha esperienza con la “pubblicità” in senso stretto, ecco perché il fenomeno di Carosello è unico in Europa e nel mondo ed è diventato oggetto di studio in diverse università di economia e marketing. Va anche detto, come ci ricorda l’autore, che il linguaggio della televisione, non solo della pubblicità, era tutto da inventare e che un gruppo di creativi così variegato ed eterogeneo come quello degli autori di Carosello, un vero e proprio dream team, avrebbe donato alla pubblicità italiana un’originalità ed una qualità uniche al mondo.

Carosello è andato in onda, quasi ininterrottamente, dal 3 febbraio 1957 al 1° gennaio 1977, per un totale di 7261 episodi di 10 minuti ciascuno, che hanno suggestionato l’immaginario, accompagnato lo sviluppo, ed influenzato i desideri degli Italiani che, anche grazie ad esso, si sono scoperti ingegnosi, produttivi e competitivi, in una parola moderni.

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Il libro procede attraverso aneddoti e curiosità succose e misconosciute, e ci apre un vero e proprio “baule della memoria” in cui molti lettori ritroveranno e riconosceranno la storia recente del proprio Paese, della propria comunità e, soprattutto, la “loro” storia personale, perché leggendo il libro di Franco Liuzzi molti ricorderanno non solo Carosello, ma la loro infanzia, quell’età così particolare ammantata di sogni, desideri e speranze che purtroppo l’Italia di oggi ha in gran parte deluso.

Un libro, “Carosello – Ingegno italiano”, necessario per allenare quel muscolo atrofizzato del nostro cervello che si chiama memoria, per ri-scoprire un’Italia forse ingenua e immatura, ma coraggiosa e sperimentatrice, un’Italia competitiva, che ci piace di più di quella di oggi.

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