Due razzi, uno decorato con i colori della bandiera americana e l’altro con quelli della bandiera cinese, viaggiano a tutta velocità per raggiungere lo spazio. C’è qualcosa di retrò nel loro aspetto: sembrano usciti da una rivista di fumetti di fantascienza degli anni ’40, come Action Comics. Sono questi due razzi i protagonisti della Copertina d’Artista del nuovo numero di Smart Marketing, intitolato Il Futuro è aperto.
Ma, a parte i due razzi che richiamano la corsa allo spazio tra la fine degli anni ’50 e la fine degli anni ’60 del secolo scorso – che però fu tra Stati Uniti e Unione Sovietica – è lo sfondo, l’ambientazione, a farci capire di trovarci davanti a qualcosa di diverso.
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Spesso pensiamo, troppo presi da quello che viviamo nel quotidiano, che tutto sia immutabile. Sbagliamo! Il futuro è aperto: concediamoci l’opportunità di agire e di incidere sulla nostra vita.
La città sullo sfondo, anzi le città, sono super tecnologiche e divise da quella che sembra una strada fatta di cavi di luce. Le due città hanno colori differenti, che riflettono quelli delle bandiere dei razzi: quella statunitense è blu, mentre quella cinese è rossa. A ben vedere, anche le fiammate dei propulsori dei razzi seguono la stessa logica cromatica, sempre blu e rosse.
Ma è ciò che si intravede tra i due razzi, sullo sfondo dell’immagine, a essere davvero interessante e, in un certo senso, esplicativo del significato di questa copertina: a prima vista sembra un pianeta fatto di luce, ma guardandolo meglio si capisce che è una gigantesca e fittissima rete di connessioni. Una rappresentazione visiva di ciò che appare come una rete neurale, una Luna dell’Intelligenza Artificiale che entrambe le nazioni vogliono conquistare per prime.
È con questa immagine – fumettistica, chiara e, al tempo stesso, evocativa – che l’AI generativa artistica ha risposto al mio prompt, in cui chiedevo di immaginare una nuova corsa allo spazio: una sfida per il predominio sull’Intelligenza Artificiale, alla luce del terremoto tecnologico, economico e finanziario innescato dal rilascio della nuova AI generativa cinese DeepSeek R1 lo scorso 10 gennaio. Un’innovazione che, il 27 gennaio – mentre scrivo questo articolo – è diventata l’app gratuita più scaricata sull’App Store iOS negli Stati Uniti.
Un momento che, come ho scritto nel mio editoriale, ha spinto Marc Andreessen, uno dei più influenti investitori americani e consigliere di Donald Trump, a dichiarare:
“DeepSeek R1 è il momento Sputnik dell’Intelligenza Artificiale”.
Un numero come Il Futuro è aperto, ispirato a un aforisma e al titolo di un libro del filosofo della scienza Karl Raimund Popper, non poteva capitare in un momento migliore. DeepSeek R1 ha rimescolato le carte nel settore delle Intelligenze Artificiali, un tempo dominio esclusivo degli Stati Uniti, sia per quanto riguarda l’hardware che il modello di sviluppo economico. DeepSeek propone un approccio rivoluzionario: fare di più con una tecnologia meno performante, consumando meno dati di addestramento, il tutto con una piattaforma totalmente gratuita e open source.
E a noi europei cosa insegna il caso DeepSeek?
Noi, che per il momento stiamo solo legiferando e normando l’AI, possiamo ancora correre ai ripari?
Difficile dirlo. Siamo parecchio indietro rispetto ai colossi tecnologici statunitensi e cinesi. Vale però la pena, prima di rispondere a questa domanda, riflettere su ciò che diceva Karl Popper nel libro La lezione di questo secolo (1992), da cui prende ispirazione il titolo del nostro numero monotematico di gennaio:
“Il futuro è molto aperto, e dipende da noi, da noi tutti. Dipende da ciò che voi e io e molti altri uomini fanno e faranno, oggi, domani e dopodomani. E quello che noi facciamo e faremo dipende a sua volta dal nostro pensiero e dai nostri desideri, dalle nostre speranze e dai nostri timori. Dipende da come vediamo il mondo e da come valutiamo le possibilità del futuro che sono aperte.”
E noi cosa faremo oggi, dopodomani o nei prossimi cinque anni?
E voi, cosa ne pensate della nuova Copertina d’Artista di Smart Marketing?
E, ancora più importante, il nostro futuro – quello di noi italiani e di noi europei – è ancora aperto?
Fatemelo sapere nei commenti.
Per generare l’immagine di questa Copertina d’Artista ho usato per la prima volta l’AI Dall-E di OpenAI, nello specifico, ho utilizzato:
MODELLO DI AI
Dall-E 3
PROMPT
“Illustrate the global AI race as a futuristic space race, inspired by Marc Andreessen’s ‘Sputnik moment’ remark on DeepSeek R1. Show nations competing with high-tech rockets labeled AI, soaring toward a glowing digital cosmos symbolizing the future of intelligence.”
(Illustra la corsa globale all’AI come una futuristica corsa allo spazio, ispirandoti al commento di Marc Andreessen sul ‘momento Sputnik’ di DeepSeek R1. Mostra nazioni in competizione con razzi hi-tech etichettati AI, diretti verso un cosmo digitale luminoso che simboleggia il futuro dell’intelligenza.)
NB: Il prompt è stato scritto in inglese da un’altra AI generativa ChatGPT.