Il Natale che verrà 2024 – L’editoriale di Raffaello Castellano

0
81
Nell'immagine due ragazze con li cappello di Babbo Natale si abbracciano per la strada di uan città addobbata a festa - Smart Marketing
Foto di teksomolika da Freepik.

Nell'immagine Raffaello Castellano Direttore responsabile del mensile Smart MarketingQuello che scrivo a fine novembre per il numero “Il Natale che verrà” è senza dubbio il mio editoriale più sentito, oltre che quello che attendo con maggiore trepidazione.

 

L’ho detto tante volte e non smetterò mai di ripeterlo: il Natale è per me la festa più autentica, la più attesa, l’unica che davvero conti qualcosa. E, attenzione, affermo tutto ciò pur essendo un convinto agnostico.

 

A dispetto di tutti i grinch che affollano la nostra vita, credo che la magia che avvolge questa festa annuale non abbia eguali. Sarà perché le nostre città si illuminano e si vestono a festa, perché le strade pullulano di profumi, colori e luci scintillanti. O forse perché, nonostante il caos dei parcheggi e le lunghe file nei negozi, fare compere per e con la famiglia ci fa tornare un po’ bambini. Il Natale è davvero la Festa delle feste.

Certo, negli ultimi anni il Natale è stato oggetto di molte critiche. C’è chi lo accusa di essere diventato una festa puramente commerciale, chi lamenta la perdita del suo significato religioso e liturgico, e chi lo considera ormai un simbolo del capitalismo più sfrenato, complice l’avvento degli e-commerce. Altri ancora puntano il dito contro l’aumento del consumo energetico o la produzione di rifiuti plastici e cartacei.

Eppure, passeggiando per le strade della mia città, Taranto – non New York, Londra o Roma, per intenderci – non posso fare a meno di constatare che la mia Taranto, addobbata e illuminata, mi sembra più bella che mai. Saranno le mille luci, la musica natalizia diffusa per le vie, o i commessi nei negozi più gentili del solito, ma l’atmosfera è unica.

L’età, forse, mi ha reso più sentimentale, ma sfido chiunque a rimanere indifferente a questo periodo.

Quanti di noi si rivedono negli occhi e nei gesti dei bambini, veri protagonisti di questa festa? Quanti non si emozionano scambiando un regalo con una persona speciale? E chi non si diverte a quelle cene con amici e parenti in cui si mangia troppo e si gioca a tombola o a carte, giurando ogni anno di non volerlo più fare?

Scopri il nuovo numero: “Il Natale che verrà 2024”

Natale, si sa, è il periodo più commerciale dell’anno. In questo particolare momento dell’anno le aziende, a partire già con il Black Friday, scaldano i motori e alimentano campagne di marketing per cercare di accaparrarsi attenzione e portafogli dei consumatori.

A Natale tutti torniamo un po’ bambini, e meno male!

In un mondo sempre più preda del cinismo, della paura e dell’odio, riscoprire il significato del Natale – che etimologicamente significa “nascere” – mi sembra un proposito meraviglioso, sia che siate religiosi, dubbiosi o laici. Il Natale arriva ogni anno per ricordarci chi eravamo: bambini pieni di speranza e gioia, pronti ad alzarci al mattino per segnare il calendario dell’Avvento, preparare dolci tipici, scegliere i regali e scambiarci pacchi pieni di amore e fantasia.

Anche a Natale, come in tante cose importanti della vita, vale il principio di Marcel Proust che, in “Alla ricerca del tempo perduto”, scrive: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.

Ecco, il mio augurio per questo Natale 2024 è che ciascuno di noi guardi la sua città, questo periodo, gli altri e perfino se stesso con nuovi occhi.

Raffaello Castellano

Hai letto fino qui? Allora questi contenuti devono essere davvero interessanti!

Iscriviti per restare in contatto con Smart Marketing. Senza perderti nulla!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.