La storia la fanno i leader e i popoli stanno a guardare. Lo potremmo riassumere così l’approccio alle vicende umane che, almeno dalle nostre parti, diamo per scontato e (soprattutto) per vero.
Con “Il destino dei popoli. Come l’umanità ha fatto la storia e creato il nostro tempo”, edito da Gribaudo, Dario Fabbri torna a parlare di geopolitica umana rovesciando totalmente il (nostro) punto di vista. Non sono i re, gli imperatori, i capi politici o financo i dittatori a determinare il corso della storia, ma le collettività con le loro ambizioni, pulsioni e sentimenti. Perché il potere personale è sempre inscritto nei limiti e nei desideri di una comunità. Nessuna persona può trascendere da sola le pulsioni del proprio popolo: può solo interpretarle, canalizzarle, talvolta amplificarle.
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In un momento storico come quello che stiamo vivendo, sempre più importante sarà osservare, studiare e approfondire cosa c’è dietro per capire come procedere in avanti. Andare alla fonte, laddove tutto inizia.
Fabbri, in “Il destino dei popoli” ripercorre la storia e mostra come siano stati i popoli, nel corso del tempo, a generare altri popoli, abbracciare lingue e religioni, creare miti e idee (o ideologie). L’autore ci porta, ad esempio, all’essenza della lingua, i protoetimi, per svelare come le comunità presenti sulla terra interpretino in maniera singolare quello che noi consideriamo collettivo. In tal senso, sapere che la parola “libertà” non ha sempre un’accezione positiva, come alle nostre latitudini, è un’esperienza di scoperta.
Il destino dei popoli. Come l’umanità ha fatto la storia e creato il nostro tempo
Autore: Dario Fabbri
Editore: Edizioni Gribaudo
Anno: 2025
Pagine: 173
Isbn: 978-8858055915
Prezzo: € 17,10
6 capitoli per circa 170 pagine, che con scrittura analitica e divulgativa, accompagnano il lettore tra i secoli a rileggere la storia e a interrogarsi sulle proprie convinzioni.
Perché leggere “Il destino dei popoli. Come l’umanità ha fatto la storia e creato il nostro tempo”?
Questo libro è un modo per comprendere come siamo arrivati sino a qui e per immaginare dove andremo. Cosa siamo stati e chi saremo. Interpretare il corso della storia, e ipotizzare il suo divenire, è un esercizio che si può compiere solo se si hanno degli strumenti per potersi orientare. Capire le radici dei popoli significa capire le radici di noi stessi. Significa capire le cose che accadono, il perché e le modalità. Senza farsi trascinare dal singolo evento, magari anche poco significativo.
Leggere “Il destino dei popoli” ci spinge così a un doppio movimento: verso l’esterno, per leggere con più consapevolezza le dinamiche globali, e verso l’interno, per interrogarci sul nostro ruolo nel tempo che viviamo.



Il destino dei popoli. Come l’umanità ha fatto la storia e creato il nostro tempo