News Cover. Notizie, immagini e visioni ai tempi dell’Infotainment – 2° edizione

Continuano gli appuntamenti della rassegna d’arte contemporanea itinerante

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Esattamente un mese fa, il 3 novembre, a Bari presso la Chiesa Santa Teresa Dei Maschi, si concludeva con uno spettacolare finissage, la seconda tappa della 2° Edizione della mostra “News Cover. Notizie; immagini e visioni ai tempi dell’Infotainment”. L’iniziativa è stata promossa dalle associazioni Smart Media e ACSI Laboratorio Urbano Mediterraneo/Presidio del Libro di San Giorgio Jonico, in collaborazione con Z.N.S. Project, Federico II Eventi e Vallisa Cultura Onlus. La mostra raccoglieva le copertine del magazine Smart Marketing pubblicate da gennaio a dicembre 2016. Dodici copertine di altrettanti artisti che attraverso la loro sensibilità hanno raccontato un anno particolarmente ricco di avvenimenti importanti ed epocali, dalla forte rilevanza mediatica.

Un momento della discussione Frittura Mista.
Un momento della discussione Frittura Mista.

Nel 2016, infatti, ci sono state la morte di Umberto Eco, David Bowie e tanti altri artisti ed intellettuali, la Brexit, gli attentati di Nizza del 14 luglio, il disastro ferroviario sulla tratta Bari-Barletta del 12 Luglio, l’elezione di Donald Trump come nuovo Presidente USA a novembre, solo per citare i fatti più eclatanti.

E, come spesso succede, l’arte e gli artisti sono stati come una bussola e una mappa per orientarci sul terreno, impervio, liquido e precario delle notizie e dell’informazione. Di più, essi sono stati anche, e soprattutto, delle antenne e delle parabole per cogliere, prima e meglio, i segnali provenienti non solo dal presente, ma anche dal futuro.

Gli artisti presenti in mostra erano: Raffaele Di Gioia, Semira Forte, Collettivo GIU.NGO-LAB, Antonella Zito, Dario Agrimi, Jasmine Pignatelli, Natascia Abbattista, Pierluca Cetera, Lisa Cutrino, Miguel Gomez, Antonia Bufi, Domenico Ruccia, Alessio Rondinelli e Angelo Rampin.

Ma, veniamo all’evento del 3 novembre scorso, diviso in due momenti distinti. Il finissage è cominciato con MIXTA, una performance di video e musica sperimentale curata dall’artista Miguel Gomez (video) e dal duo di musica sperimentale Rondinelli/Rampin. Le immagini del video sono state proiettate direttamente sui muri, mentre i suoni elettronici, sincopati e ripetitivi riverberavano e si amplificavano sfruttando l’ottimale acustica tipica della chiesa. Il tutto creava un dialogo ed un cortocircuito con le architetture e le pitture presenti, creando un “mix” dal forte impatto visivo, acustico ed emozionale.

La seconda parte invece ha visto la riproposta del format “Frittura mista – Arte in contemporanea”, ideato e promosso da Margherita Capodiferro e Cristiano Pallara, dell’associazione Z.N.S. Project e da Raffaello Castellano. La formula di questo appuntamento prevedeva che gli artisti intervenuti alla serata potessero intavolare una feconda discussione, partendo dalle proprie opere proiettate sullo schermo di un computer. Le occasioni di confronto e dialogo per gli artisti, al netto delle mostre, sono rare. La partecipazione attenta e coinvolta degli artisti presenti, una dozzina, non solo gli autori delle copertine, ma anche altri che hanno partecipato alla serata, ha convinto gli organizzatori a far diventare questo un appuntamento fisso e collaterale alla rassegna “News-Cover”, sia di questa edizione, che di quelle future.

Un altro momento del finissage.
Un altro momento del finissage.

Insomma, è stata una serata, sotto molti aspetti, interessante e che ha stimolato quasi tutti i sensi di cui siamo dotati, vista, udito, tatto e ha rappresentato come tutti gli eventi culturali, una sorta di seduta in palestra per imparare a pensare, in maniera critica, consapevole e originale.

Noi di Smart Marketing, siamo da sempre fautori di una positiva contaminazione fra cultura e marketing e arte e finanza, forse perché siamo persuasi dalla massima di Oscar Wilde, che dice “Quando i banchieri si ritrovano a cena, parlano di arte. Quando gli artisti si ritrovano a cena, parlando di soldi”, e se lo diceva lui, che era assiduo frequentatore dei più importanti salotti della nobiltà londinese, c’è da crederci.

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