L’affare Cristiano Ronaldo e Juventus: un mix tra professionalità, comunicazione, brand e marketing.

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L’affare Cristiano Ronaldo e Juventus: un mix tra professionalità, comunicazione, brand e marketing. Fonte: profilo FB della Juventus
L’affare Cristiano Ronaldo e Juventus: un mix tra professionalità, comunicazione, brand e marketing. Fonte: profilo FB della Juventus

Il calciomercato regala sogni, speranze e momenti di “ebbrezza”.
Ogni estate milioni di tifosi aspettano di sentire/leggere/vedere l’ufficializzazione dell’acquisto del calciatore più forte del momento per poter essere più competitivi, o meglio vincenti, nei diversi campionati in cui la propria squadra gareggerà.

E non ci giriamo troppo intorno, quest’anno il vero colpo di mercato (anche se manca ancora tanto alla chiusura delle sessione estiva del calcio mercato) l’ha portato a casa la Juventus finalizzando l’acquisto di Cristiano Ronaldo – CR7 – per una cifra di 100 milioni di euro e riconoscendo al giocatore portoghese un ingaggio netto di 30 milioni di euro per tre anni.

L’affare Cristiano Ronaldo e Juventus: un mix tra professionalità, comunicazione, brand e marketing. Fonte: profilo FB della Juventus
L’affare Cristiano Ronaldo e Juventus: un mix tra professionalità, comunicazione, brand e marketing. Fonte: profilo FB della Juventus

Numeri pazzeschi, ma non troppo. E per 3 buone ragioni:

  1. Professionalità
  2. Comunicazione e social
  3. Brand e marketing

#1 Professionalità

Cristiano Ronaldo è senz’altro un (se non IL) giocatore dall’indubbia professionalità e meticolosità. È l’emblema del calcio e del giocatore moderno. Un calcio prima fortemente atletico e poi spettacolare. La cura del dettaglio, la capacità di rimanere concentrato, di focalizzarsi sugli obiettivi e l’estrema competitività, fanno di CR7 davvero il giocatore più forte al mondo.

Sì, io sono quello che tra l’annoso dualismo tra Messi e Ronaldo sceglie sempre Ronaldo. Certo Messi sarà più geniale, avrà sicuramente i piedi più buoni (come si diceva un tempo, Pizzul insegna) ed avrà un controllo di palla invidiabile, ma Cristiano Ronaldo oltre a non essere proprio un Birindelli qualsiasi (anzi) e proprio per le caratteristiche da professionista appena indicate, incarna totalmente l’idea che se dai il massimo di te stesso, ogni giorno tutti i giorni, con abnegazione e disciplina puoi ambire a diventare il numero uno nel tuo settore.
E questo, per me, è fonte di ispirazione.

#2 Comunicazione e social

Il calcio si fonda sulla passione dei propri tifosi. Ed proprio sulle passioni che ci animiamo, parliamo, condividiamo e confrontiamo, più che su qualsiasi altra cosa. Non è quindi un caso che nel periodo intercorso tra la data dell’annuncio dell’acquisto di Ronaldo e quella della sua presentazione allo Juventus Stadium (rispettivamente il 10 e il 16 luglio) siano stati prodotti sul web oltre 2 milioni di contenuti. Un gran bel colpo per la Juventus e per la diffusione del suo brand se pensiamo che solo il 12,7% di questi contenuti sono stati prodotti in Italia e che il restante 87,3% sono stati prodotto all’estero.

Oggi lo sappiamo che le conversazioni passano dal web, ma soprattutto sui social. E infatti il 96% delle interazioni e conversazioni su Cristiano Ronaldo sono passate proprio dai social network.

Solo sul profilo ufficiale della Juventus su Facebook, il post relativo all’annuncio dell’ufficializzazione dell’acquisto di CR7 ha raggiunto numeri impressionanti:

  • 135.956 like
  • 7069 commenti
  • 51.781 condivisioni

In generale “l’effetto Ronaldo” ha fatto molto bene alla Juventus in termini social. In brevissimo tempo tutti i profili social ufficiali hanno subito un incremento significativo in termini di follower: oltre 2 milioni. D’altronde c’era da aspettarselo: Cristiano Ronaldo vanta oltre 300.000.000 di follower tra Facebook, Instagram e Twitter. Chiamiamolo effetto traino.

#3 Brand e marketing

La Juventus è già da qualche tempo una società di calcio dal profilo internazionale. E non solo perché negli ultimi anni ha conseguito risultati positivi in Europa (anche se non è riuscita ancora a portare a Torino la Champions League), ma perché come le altre top squadre straniere (penso ad esempio al Manchester United, al Real Madrid o al Barcellona) sta facendo del marketing e della promozione del brand una leva importante di crescita e sviluppo.

Ricorderete infatti come solo un anno e mezzo fa, la Juventus lanciò proprio una campagna di rebranding “Black and White and more”.
Il motivo di questa azione era ed è molto semplice.

Il calcio è sicuramente una passione, ma se si vogliono ottenere dei risultati va inteso anche come business. E se si parla di business, non si può non parlare di marketing e comunicazione quali leve fondamentali per incrementare il fatturato di una azienda ed avere risorse per fare grandi acquisti/investimenti, come nel caso di Cristiano Ronaldo.

Il brand in questo senso è centrale per poter aggredire nuovi mercati (come ad esempio la Cina) e poter sfruttare la propria immagine anche in settori diversi da quello del calcio.

In questo senso l’acquisto di Ronaldo da parte della Juventus è vincente per due ragioni.

  1. Incarna assolutamente i valori della Juventus – Black and White / Bianco e Nero –: la Juventus è estrema, o la ami o la odi. Non ci sono mezze misure. Come per il dualismo con Messi. Devi scegliere da che parte schierarti.
  2. CR7 è un brand riconosciuto in tutto il mondo e di fatti Ronaldo è sponsor di diversi marchi che operano, tra l’altro, anche in differenti settori merceologici. Il brand Ronaldo aiuterà certamente la Juventus a svilupparsi e a penetrare in settori nei quali oggi non opera. Quel “…and more” indicato del rebranding, non è stato messo lì per caso. La strategia era già stata definita. E la stanno mettendo scrupolosamente in pratica.

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