La Puglia alla conquista dello spazio. I numeri del Distretto Aerospaziale Pugliese

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Se vi è un vero tormentone in Italia, non è certo l’ultima hit che ha scalato le classifiche di musica pop e leggera, bensì è quello di un Paese allo sbando, senza prospettive, nè futuro,che vede le grandi aziende delocalizzare e divenire proprietà di investitori e magnati stranieri. La storia della Fiat vale quale esempio per tante altre aziende piccole e grandi che, in una economia sempre più globalizzata, vanno là dove le portano i soldi.
Distretto Aerospaziale Pugliese Ma, se è vero che i media italiani, sopratutto televisivi e giornalistici, ci hanno abituati a tutta una serie di cattive notizie, ciò non vuole dire che il tessuto economico italiano non possegga dei comparti di assoluto valore, dei distretti produttivi di prim’ordine che, in assoluta controtendenza, non solo producono, promuovono e guadagnano, ma addirittura fungono da attrattori, catalizzatori quasi, sia di investimenti che di intelligenze estere che, per una volta, vengono in Italia e ci rimangono, aggiungendo quel plus valore che è, anche esso, un prodotto di quella globalizzazione cui si accennava prima.
Uno di questi attrattori di interesse è appunto quello dell’Aerospazio, che presenta numeri e cifre davvero sorprendenti, ed ai più sconosciuti. In Puglia vi è uno dei distretti produttivi di maggior successo dell’intero comparto e noi di Smart Marketing vogliamo raccontarvi proprio di questo polo di eccellenza.
Abbiamo incontrato il dott. Giuseppe Acierno, presidente del D.A.P. (Distretto Aerospaziale Pugliese), perchè ci raccontasse qualcosa in più di questo successo.
Quanto vale, sia in termini economici che di ricaduta sul territorio, il Distretto Aerospaziale Pugliese?
“Il Distretto Tecnologico Aerospaziale, in collaborazione con l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, ha recentemente portato a termine una analisi a campionamento ed un’indagine di tutte le aziende aderenti al Distretto Aerospaziale Pugliese. Il distretto conta attualmente 47 aziende aderenti, insieme ad altreindustria aerospaziale realtà pubblico-private che si occupano soprattutto di formazione e ricerca, in primis con le Università pubbliche pugliesi. Questa indagine conoscitiva è stata originata dall’esigenza di avere un quadro di riferimento completo del Distretto Aerospaziale Pugliese, del suo stato di salute, delle sue dinamiche di crescita, dei suoi livelli di specializzazione, della sua capacità competitiva. Non esiste, a quanto ne so, nel sistema italiano una organizzazione che sia in grado di fare una fotografia su di una dimensione territoriale, almeno non così analitica, che magari tenga conto anche della tipologia di aziende, distinguendo fra piccole, medie e grandi. Non essendoci una fonte, ad un certo punto c’è stata l’esigenza di metter mano ad un’attività che ci permettesse di avere dei numeri, dei dati ed una conoscenza certa. Questo per avere: A) una prova evidente e soprattutto quantitativa della crescita di sistema in questi ultimi anni; B) uno strumento di informazione ad uso di tutti quei decisori che intendono investire risorse, intelligenze e politiche in un settore piuttosto che in un altro. […] Premesso che questa indagine verrà condensata in un Rapporto che, a breve, sarà presentato alle istituzioni della nostra regione Puglia, che avranno modo di confrontarsi e riflettere su questo settore, qualche anticipazione, credo, vi possa essere data. Tenendo conto che le aziende di cui parliamo sono solo quelle che aderiscono al distretto, e che non rappresentano l’intero universo di quelle che lavorano nel settore aerospaziale, sicuramente esse rappresentano quelle che operano esclusivamente per l’aerospazio; il nostro campione non tiene conto né di quelle aziende le cui produzioni prevedono una parte dedicata a questo settore, né tutte quelle che si occupano di servizi, che rappresentano il così detto indotto.

Giuseppe Acierno Presidente del Distretto Aerospaziale Pugliese
Giuseppe Acierno Presidente del Distretto Aerospaziale Pugliese

Detto questo, il numero di addetti impegnati nelle 47 aziende che noi abbiamo monitorato sono 5.500, ai quali vanno aggiunti quelli che lavorano nelle tre Università pugliesi e nei due Centri di Ricerca pubblica, che ammontano a circa 200 unità (quest’ultima stima è prudenziale). […] Partendo da una precedente indagine del 2007, possiamo dire che gli impiegati diretti dell’intero settore sono cresciuti nel periodo 2008 – 2013 del 40%; di questo quaranta per cento il 146% circa è cresciuto nelle piccole e medie aziende, a dimostrazione del fatto che il sistema, che precedentemente era imperniato su alcuni grandi stabilimenti produttivi, adesso ha visto svilupparsi tutta una serie di piccole e medie aziende.[…] Quindi c’è stato un irrobustimento di queste aziende medie e piccole che in capo a cinque anni hanno visto crescere gli addetti da 860 a oltre 2000 unità. L’evoluzione c’è stata anche per la tipologia e qualificazione degli addetti: mentre nel censimento del 2007 la percentuale di laureati delle imprese nel sistema dell’aerospazio pugliese era del 14%, oggi è del 31%. Il fatturato del settore è di oltre un miliardo di euro, le esportazioni sono a doppia cifra e sono quelle più alte di qualsiasi altro settore dell’intera Puglia.”
Soffermiamoci su quest’ultimo dato: questo incremento dei laureati nel sistema aerospaziale Pugliese riguarda solo la nostra regione, oppure è un fenomeno più ampio che ha saputo attrarre intelligenze e professionalità da altre parti d’Italia o anche dall’estero?
“Innanzitutto c’è da dire che Distretto Aerospaziale è nato come un “sistema”; fra le diverse attività svolte sul fronte della formazione, nel 2008 si è arrivati all’apertura, nell’Università del Salento, di una laurea specialistica in Tecnologie Astronautica ed Aerospaziale. E’ stato costituito un Istituto Tecnico Superiore, uno dei primi in Italia, voluto dal Ministero dell’Università e Ricerca e dalla Regione Puglia, come scuola post diploma per permettere ai neo-diplomati di passare due anni a specializzarsi nella pratica manifatturiera, diventando quelli che volgarmente vengono definiti i super periti. Cabina di pilotaggioE’ stata costituita una Società Consortile, denominata Distretto Tecnologico Aerospaziale, che ha continuato a formare, in post-laurea, gli addetti di questo settore: attualmente contiamo 59 borsisti, tutti laureati, che svolgono un biennio di specializzazione e percepiscono un’indennità di circa 1400,00 euro al mese, impegnati in stage presso le aziende nostre socie e che poi vanno a lavorarci. Infine, grazie alla collaborazione con la Boeing – Alenia – Aermacchi, facciamo tantissima attività di orientamento nelle scuole superiori pugliesi. Tutte queste attività hanno soddisfatto un fabbisogno: l’idea che un “sistema” cresce se la componente del capitale umano, che riteniamo strategica, può svilupparsi in luoghi creati ad hoc e soprattutto investendo su di essa. […] Tutti questi investimenti in tecnologie e formazione hanno, ovviamente, attratto alcuni specialisti: io conosco tecnici che lavoravano in Ferrari e in Jaguar, nei reparti dei materiali compositi, che sono venuti o ritornati in Puglia a lavorare presso alcune aziende dell’aerospazio. Grazie al convegno “Space4You”, ad esempio, siamo riusciti a riportare in Puglia una francavillese che risiedeva a Parigi e lavorava in questo settore.”
Come ha risposto il territorio a questo exploit ed a questi numeri, li ha promossi oppure ne ha frenato la crescita?
Alenia Composite Facility in Grottaglie, ItalyK64963-01“L’insediamento dello stabilimento dell’Alenia a Grottaglie è un esempio paradigmatico di come si possa avere successo quando tutti gli attori di un territorio fanno la loro parte. In genere, in Italia, se devi fare un’opera pubblica, i tempi sono più lunghi che in altre parti del mondo, soprattutto se quest’opera pubblica interessa diversi enti come, in questo caso, la Regione, la Provincia, i comuni di Grottaglie, di Carosino e Monteiasi, l’Acquedotto Pugliese. Il territorio in quest’occasione si è dimostrato maturo ed anche capace di vincere le grandi sfide: c’è stata una grande coazione di tutti gli attori coinvolti, che hanno aiutato questo grande gruppo (la Boeing) a vincere una scommessa internazionale, addirittura consegnando la pista ancor prima dei termini previsti. Questa è la dimostrazione che il Mezzogiorno non parte da zero, ma che vi sono energie, convinzione e capacità. Certo questo sistema, messo in campo a Grottaglie, deve essere un metodo e non un’occasione singola, deve divenire un’idea sistematica di sviluppo territoriale. Solamente se tutti gli attori di un territorio si sentono motivati e responsabili quel territorio può crescere”.
Cosa altro vuole dirci, dott. Acierno: c’è qualche domanda che non le abbiamo fatto e che vorrebbe sentirsi rivolgere?
“Solo un’ultima cosa: del territorio e del sistema di sviluppo fanno parte anche i mezzi di comunicazione, che hanno il difficile e delicato compito di mediare i fatti e le cifre da chi li produce a chi li raccoglie. Purtroppo non sempre l’informazione ha svolto al meglio questo compito. Io, nel ringraziarvi per quest’intervista, vi vorrei esortare a riportare i fatti e le cifre nella maniera più esatta possibile, lasciandovi la libertà delle vostre opinioni, perché in un sistema Paese, che spesso travisa e falsifica i fatti, i numeri e i risultati del Distretto Aerospaziale Pugliese meritano di essere conosciuti per come sono dai cittadini.”Aerospazio Pugliese
Il dottor Acierno parlava degli attori del territorio, che sono chiamati a svolgere le loro parti ed i loro ruoli alla stregua di ciò che accade sul palco di un teatro. Anche nel teatro, per mettere in scena l’ultimo spettacolo o l’ultima opera, tutte le persone impegnate, ossia gli attrezzisti, gli scenografi, i costumisti etc. etc., sono importanti quanto gli attori, il regista ed il testo stesso, a prescindere dal ruolo che devono ricoprire. Quindi l’augurio è che il Distretto Aerospaziale Pugliese continui ad interpretare la parte che gli compete sul palco di questa Puglia ancora saldamente ancorata alle proprie tradizioni, ma animata da un vivace spirito innovativo e fortemente protesa verso il futuro.
Anche noi di Smart Marketing vogliamo essere promotori, come mezzo di informazione, di quelle eccellenze piccole, medie e grandi presenti nel nostro paese, che, come le mosche bianche, non solo esistono, ma volano ostinatamente controvento, trainando spesso l’economia dell’intera nazione.

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