Editoriale Gennaio 2016 – Ivan Zorico

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Ivan Zorico (319)

 

 

 

 

 

 Ivan ZoricoNel numero precedente, “Simply The Best”, vi abbiamo proposto quello che per noi ha avuto maggior risalto nel 2015. Così, ad esempio, l’amico Raffaello vi ha parlato in maniera critica di come gli accadimenti geopolitici abbiano caratterizzato l’anno appena passato, mentre personalmente vi ho proposto quanto di buono è avvenuto e che ci faceva piacere ricordare.
Proprio in quei giorni, in cui stavamo esercitando la memoria, abbiamo pensato che sarebbe stato bello esercitare anche la fantasia, o per dirla in maniera più alta, “il sesto senso”, per cercare di immaginare (e magari anticipare) cosa accadrà nel 2016. Già perché, a nostro parere, l’unico modo per cercare di scrivere il futuro è cercare di immaginarlo, farne cioè un’immagine chiara; in sostanza, visualizzarlo.
Da queste considerazioni nasce il numero di gennaio: “2016: IL FUTURO È DA INVENTARE!”.
Certo, non su tutti gli aspetti della vita avremo ovviamente la capacità di predire il futuro: sappiamo, come detto, che c’è un “futuro pubblico” e un “futuro privato”, ma certamente possiamo provarci.
Indubbiamente questo sarà un anno caratterizzato dallo sport. Due eventi su tutti: le Olimpiadi che si terranno in Brasile e gli Europei di calcio in Francia.UEFA unveils EURO 2016 mascot
Ma sarà anche un anno caratterizzato da avvenimenti politici trasversali: sia in Russia che negli Stati Uniti si terranno le elezioni presidenziali. Se nel primo caso la rielezione di Putin sembra scontata, negli Stati Uniti ci potrebbero essere dei colpi di scena. Obama in questi otto anni ha fatto bene. Ha di fatto preso un paese allo sbando e segnato dalla più grande crisi economica dopo quella del 1929, e l’ha traghettato in una situazione ben più favorevole. Basti pensare che il tasso di disoccupazione è sceso al 5% e che l’economia americana ha sostanzialmente ripreso a trainare l’economia mondiale. Ma questi risultati, uniti a molti altri, potrebbero non bastare ai Democratici per fare eleggere la prima Presidente donna degli Stati Uniti d’America, Hillary Clinton, che dovrà confrontarsi con un personaggio dai toni contraddittori e spregiudicati, come il Repubblicano Donald Trump. Ovviamente questi due protagonisti della scena politica americana devono passare ancora dalle rispettive primarie, ed anche se per la Clinton la sua investitura sembra ormai cosa fatta, sul fronte Repubblicano probabilmente la spunterà uno tra Marco Rubio e Ted Cruz, con buona pace dell’eccentrico Trump. Staremo a vedere.Hillary Rodham Clinton Signs Copies Of Her Book 'Hard Choices' In New York
Sul fronte nostrano, avremo invece di che parlare della mai finita e dell’ormai poco entusiasmante campagna elettorale tutta interna: le elezioni comunali. Sarà per il governo Renzi un vero e proprio banco di prova dopo l’exploit delle europee. Tante le grandi città in ballo. Milano, Torino, Roma e Napoli (per citarne solo alcune): da nord a sud, di fatto, verrà dato (o non dato) un voto anche all’operato del governo nazionale, e non solo locale. Il Partito Democratico avrà di fronte un centro destra quanto mai diviso e frammentato. Forza Italia ha da tempo perso la sua capacità di aggregare i voti dei cosiddetti moderati e alla sua destra la Lega Nord, con la fine della bella stagione e la conseguente drastica riduzione degli sbarchi degli immigrati sulle nostre coste, non ha ancora trovato un altro “nemico pubblico” sul quale aizzare le masse e basare una campagna elettorale fatta di slogan e felpe.Elezioni Cmunali
Ma neanche il PD gode di un florido stato di salute. Se a livello nazionale le divisione interne sembrano essere sotto controllo (e sottolineo il “sembra”), a livello locale il mal governo, soprattutto nella Capitale, sembra averne minato la credibilità. Qui non credo che il maggiore partito di Centro Sinistra la spunterà; diverso invece è il caso di Milano dove Pisapia ha ben governato, così come Piero Fassino a Torino. Per tutte le altre l’esito elettorale appare comunque incerto.
Sul fronte invece delle scelte di vita personali non posso fare grandi predizioni; per quelle vi affido a Paolo Fox. Ma quello di cui sono certo è l’approccio con cui affrontare il futuro: credere fortemente in sé stessi. Solo così saremo in grado di immaginare il futuro e di poterlo scrivere. Attenzione però a non dimenticare mai l’imponderabile. Che è poi il bello di vivere.
Ci risentiamo a Dicembre 2016 per tirare le somme.
Nel frattempo…buona vita!

Ivan Zorico

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