Book Marketing: come promuovere un libro nell’era digitale!

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Book Marketing: come promuovere un libro nell’era digitale!

Se pensate che scrivere un buon libro sia tutto il necessario per venderlo…sbagliate, non è così!

La promozione del libro e la scelta dei canali di vendita risultano fondamentali quasi quanto scriverlo: piazzarlo negli scaffali delle librerie o nei cataloghi digitali, non assicurerà la vendita, è necessario incuriosire e attirare il lettore, con un lavoro di squadra tra editore e scrittore.

L’evoluzione del marketing editoriale

L’industria libraria è una delle più antiche al mondo, dall’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg, nella metà del XV secolo, alla società digitale contemporanea, molto è cambiato nel modo di produrre e consumare il libro.

Il mercato librario è uno dei pochi a non aver risentito della crisi pandemica, anzi, secondo i dati dell’AIE (associazione italiana editori), nel 2020 ha registrato un aumento del 2,4% rispetto all’anno precedente, soprattutto a causa del lockdown, che ci ha visto costretti a rimanere in casa, spingendoci verso la lettura. L’ebook, come immaginabile a causa della chiusura delle attività commerciali, ha evidenziato una crescita maggiore rispetto al formato cartaceo, con un 27% di vendite in più rispetto al 2019.

Il marketing, nell’ambito editoriale, è probabilmente comparso con lentezza rispetto ad altri settori, proprio per la particolarità del libro stesso, un prodotto affascinante e difficile da vendere, che racchiude in sé due aspetti diversi, mostrandosi come un prodotto culturale e allo stesso tempo commerciale.

“Gli editori, in quanto uomini di cultura, trattano con sufficienza una disciplina che pure fa parte del bagaglio della cultura imprenditoriale moderna. Al marketing, peraltro, non giova proporsi come disciplina razionale che ingabbia in cifre il gusto per l’avventura culturale…” sottolinea, a tal proposito, lo scrittore Dario Moretti (D. Moretti, Il lavoro editoriale, Laterza, 2005).

Gli strumenti del book marketing

Le strategie da mettere in atto si diversificano in base alla grandezza della casa editrice: possiamo individuare una promozione effettuata da un editore affermato, (generalmente nel caso di scrittori già noti al grande pubblico), realizzata con un proprio ufficio stampa e degli esperti di comunicazione; ma ancora più spesso, sull’attuale mercato italiano, proliferano le piccole case editrici, che gestiscono in modo amatoriale il marketing e, addirittura, sempre più frequenti, le autopubblicazioni.

Spesso si incappa nell’errore di credere che pubblicare su Amazon, la più grande vetrina mondiale online, sia tutto, e invece non è così. Seppur la parte principale delle promozioni del libro avvenga online, è opportuno tenere conto che è il mix tra offline e online che può offrite maggiori possibilità di successo:

  • Comunicati stampa: richiedono poco tempo per essere redatti, a costo praticamente nullo, possono essere spediti a giornalisti e case editrici, e non solo, sono infatti facilmente visibili a tutti su Google, permettendo, inoltre, di inserire il link del proprio sito o blog
  • Community di lettori: nelle comunità virtuali a tema si viene a creare il buzz marketing, una sorta di passaparola online, che ad oggi è ancora considerata l’arma più potente del marketing
  • Blog letterari: sono “frequentati” anche dai talent scout letterari e dalle case editrici, quindi è un modo per mostrarsi e, nel caso di recensioni positive, colpire gli addetti ai lavori
  • Presentazioni letterarie: bloccate dal Covid negli ultimi anni, sono ora in ripartenza, utili per raggiungere il pubblico locale e creare un contatto diretto
  • Concorsi letterari: è un’opportunità per misurarsi con giudizi competenti del settore, dai quali trarre consigli preziosi per il proprio lavoro, e intrecciare relazioni importanti. Rappresentano però un costo elevato se pensiamo alle spese di spedizione del manoscritto e di eventuali trasferte di partecipazione
  • Sito/blog dell’autore: sono tra gli strumenti principali per comunicare con i lettori, per questo non funziona se si tratta di un solo sito vetrina
  • Sconti e promozioni: realizzati ciclicamente, soprattutto dalle maggiori case editrici, possono invogliare l’acquisto sul momento
  • Social network: vanno selezionati con cura, ogni canale offre diversi vantaggi e viene utilizzato da un pubblico specifico
  • Newsletter: anche se potrebbe sembrare antiquata nel mercato contemporaneo, non passa mai di moda, consente una promozione realizzata con poco sforzo e senza dispendio economico

Come promuovere un libro

La parola d’ordine è attrarre e non spingere, che evidenzia la differenza tra pull e push marketing: se la pubblicità tradizionale può essere definita di tipo push, perché mette il prodotto davanti agli occhi del consumatore, la pubblicità di tipo pull è invece quella che incuriosisce ed attira il consumatore per saperne di più.

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Tra il 2020 e il 2021, complici le varie restrizioni, abbiamo giocoforza acquistato più libri e acquisito un’abitudine alla lettura; certo i dati del 2022 sono in calo, ma sono ancora superiori a quelli non dopati pre-pandemia del 2019. Vogliamo pensare che questo sia un risultato tangibile del fatto che, probabilmente, questa pandemia qualcosa di positivo ce l’ha lasciata.

In nostro aiuto possiamo citare il modello AIDA, teorizzato da Elias Lewis, pioniere degli studi pubblicitari negli USA, tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, che individua le fasi con cui il consumatore passa dalla conoscenza del prodotto all’azione:

  • A (attention) come attenzione, attirare e incuriosire attraverso i social, il blog, e il sito
  • I (interest) come interesse, l’interazione con i lettori è il momento in cui si suscita l’interesse del pubblico
  • D (desire) come desiderio, interagendo il lettore dimostra il proprio desiderio verso il prodotto, spesso anche nei confronti dello scrittore con domande circa la realizzazione del libro ma anche sulla vita privata
  • A (action) come azione, comprare il libro è l’azione conclusiva del lettore, l’ultima delle fasi, che racchiude tutte le precedenti e che si realizza se, appunto, i passi sono stati svolti nel migliore dei modi

Web marketing editoriale “fai da te”

Gli aspiranti scrittori sono tanti, e non sempre è facile trovare una casa editrice disposta a pubblicare il risultato dei propri sforzi. Per questo, negli ultimi anni, è in aumento il fenomeno della self publishing, facilitato dalla possibilità di promozione online, che non necessita di eccessivi costi.

Come fare? Seguendo alcuni semplici passi:

  1. Trova il lettore, individua prima di tutto il tuo target di riferimento e cerca di fidelizzarlo suscitando curiosità, ad esempio attraverso un blog e i social network
  2. Crea una community, sfruttando una social media strategy, puntando sulla chiarezza, l’originalità e la costanza nella produzione di contenuti, che non deve essere limitata al periodo immediatamente successivo all’uscita del libro
  3. Utilizza le keyword, ottimizzando la SEO (search engine optimization) di Google, preferendo quelle parole che vengono usate nella barra delle ricerche dai potenziali lettori
  4. Incentiva le recensioni, ci sono dei siti specializzati che se ne occupano, attenzione a non chiederle a qualsiasi lettore perché risulterebbe invadente
  5. Crea interazione sui social, ma nella giusta misura, senza renderlo spam
  6. Lavora sul sito autore, che funge da vetrina, movimentalo con foto e l’estratto del libro (comprare un cibo dopo averlo assaggiato è sicuramente meglio!)
  7. Considera di realizzare degli omaggi per incentivare le vendite, ad esempio l’invio di un’anteprima più cospicua a chi lo richieda, o realizzare dei giveaway.

È importante tenere presente che, in realtà, la promozione inizia già prima della pubblicazione, ogni elemento non va lasciato al caso, come il titolo, la copertina, e la descrizione della quarta di copertina, sono già di per sé considerati strumenti di promozione in grado di attirare il cliente.

Questi elementi sono da considerare come una forma di marketing passivo, perché una volta realizzati continuano il loro lavoro, senza uno sforzo aggiuntivo da parte dell’autore o della casa editrice. Allo stesso modo funziona il così detto marketing indotto, che scatta in modo automatico prima e dopo l’uscita del libro, è un’attività spontanea parallela a quella realizzata nella promozione. Pensiamo al potente passaparola dei lettori, la cui forza è amplificata online, alle segnalazioni che gli utenti lasciano su blog e siti letterari come consigli, o ancora, alle discussioni nei forum a tema, e alle attività di book crossing (lasciare un libro randagio che può arrivare nelle mani di qualcuno che, altrimenti, non lo avrebbe letto).

In ogni caso, la casa editrice, a prescindere dalle dimensioni e dal mercato di riferimento, sostiene il libro nella fase di lancio, ma nel lungo periodo spetta all’autore mantenere viva l’attenzione.

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