Editoriale Ottobre 2016 – Ivan Zorico

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Ivan Zorico (319)

 

 

 Ivan ZoricoDa mesi stiamo vivendo una stagione politica molto calda.

Come si suole dire in questi casi, ci troviamo in perenne campagna elettorale. Campagne elettorali nelle quali i leader politici, del vecchio e nuovo continente, stanno misurando il proprio consenso accentrando sulle proprie figure l’esito di campagne referendarie e scelte politiche forti (o, se volete, discutibili).

Non a caso, per questo mese, abbiamo individuato in “Tutti gli uomini del Presidente” il titolo/argomento madre del nostro mensile. Il titolo strizza evidentemente l’occhio al nome del film del 1976, diretto da Alan J. Pakula, che pone al centro le vicende relative alla presidenza Nixon ed alle sue conseguenti dimissioni da presidente degli USA. E come sappiamo, nei giorni scorsi, Trump ha rievocato proprio il famigerato scandalo “Watergate” per incalzare Hillary Clinton dopo l’annuncio dell’Fbi sulla riapertura dell’inchiesta sulle email, riferite a quando l’ex First Lady era Segretario di Stato.

Ma andiamo con ordine.  

A giugno, Il referendum sulla Brexit ha determinato, oltre all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, la conseguente fine (almeno per ora) dell’attività politica dell’ex Primo Ministro inglese David Cameron, “reo” di aver personalizzato ed agganciato il suo destino politico con l’esito del referendum stesso; perdendo, quindi, su entrambi i fronti.getimage

Ad inizio ottobre, in Ungheria, si è svolto il referendum sui migranti, che se da un lato ha visto per la prima volta in 10 anni il premier nazional-conservatore Orbàn in minoranza, ha comunque sancito che una grossa fetta di ungheresi è contraria alle quote di ripartizione di migranti decise dalla Ue.

L’8 novembre, il popolo americano è chiamato ad eleggere il proprio presidente tra il più che eccentrico (ed a volte imbarazzante) Trump ed una mai del tutto amata Clinton. L’esito è ancora incerto, data la candidatura indipendente del repubblicano Trump e gli scandali che nelle ultime ore stanno interessando la candidata democratica. Tutto si deciderà, come sempre negli ultimi giorni.

Schermata-2016-07-26-alle-17.43.00A dicembre, in Italia, si terrà il referendum costituzionale. Assisteremo, certamente, ad un passaggio storico: se vince il SI l’azione di governo ed il Governo stesso (con Renzi in prima fila) saranno fortemente rinforzati, se vince il NO ci sarà una inevitabile crisi di stabilità del Governo. Manca ancora tanto; un mese in politica è un tempo estremamente lungo per fare delle previsioni convincenti. Se Renzi riuscirà a compattare il proprio partito forse avrà qualche chance di vittoria. Se invece le spaccature in seno al PD non saranno sanate, il fronte del NO avrà dalla sua anche un altro alleato. La disputa è aperta e i 2 opposti schieramenti stanno affilando le armi della retorica che ormai da secoli determinano i vincitori (e i perdenti) delle dispute elettorali. Siano queste tradizionali o svolte al tempo di internet.

 

Ivan Zorico

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